«Sulla carta siamo meno forti ma in questa Champions non faremo le comparse, con orgoglio e l’unione tra tutti, staff, giocatori e tifosi, potremo mettere tutti in difficoltà: iniziamo a casa nostra e dobbiamo farci rispettare, già sono emozionato a pensare a quella musichetta». Vincenzo Italiano guida il Bologna verso il grande giorno, quello dell’esordio in Champions davanti ai 27mila del Dall’Ara, mercoledì alle 18.45 contro lo Shakhtar Donetsk. Accanto al tecnico per la conferenza della vigilia ci sono Lorenzo De Silvestri, leader morale del gruppo, «capobranco» lo definisce Italiano, nonostante l’esclusione dalla lista Uefa; e il leader tecnico Riccardo Orsolini. «Rivivrei le emozioni delle feste di maggio, ma quello è il passato, l’anno scorso abbiamo lavorato tanto per arrivare a questa serata, e pensare al qui e ora è la cosa migliore: esserci è già storico, lo sarà ancora di più se faremo qualche punto per entrare nei playoff».
La Champions irrompe in un momento difficile della stagione rossoblù, un avvio deludente e qualche preoccupazione dalla piazza. Ne parla anche Orsolini: «Non la definirei partita del riscatto, sono passate solo quattro giornate, abbiamo cambiato tanto, dobbiamo smaltire i carichi estivi, serve pazienza ma non ci sono motivi di allarmismi; poi la Champions fa storia a sé, non servono altre motivazioni».
Alla calma vuole richiamare anche Italiano, consapevole che le cose non sono finora andate come sperato ma anche fiducioso che presto si possa imboccare la strada giusta. «Ci stiamo esprimendo a sprazzi, bene in casa e con troppi errori fuori, e se in Champions regali quei palloni agli avversari non ti perdonano; ma gli ultimi 20’ di Como penso siano stati un’iniezione di fiducia – dice –. Io ho capito cosa chiede il pubblico di Bologna: sacrificio, sudore, bel gioco perché così sono abituati e siamo obbligati a mostrarli anche in Champions».
Con l’aiuto di tutti, anche di chi questa coppa non la giocherà, come De Silvestri escluso dalle liste ma sempre con la squadra. «Professionalmente ci rimani male, ma mi sento dentro al gruppo e bolognese a tutti gli effetti e sono sicuro di poter dare una mano anche consigliando i compagni e amalgamando lo spogliatoio, cerco solo di esser il Lollo di sempre. E vedere le grafiche della Champions è emozionante anche da fuori».