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Milan-Liverpool 1-3: Pulisic illude i rossoneri, poi è dominio Reds

La squadra di Fonseca passa subito in vantaggio ma poi subisce la reazione degli inglesi. Konaté pareggia, Van Dijk sorpassa, nella ripresa Szoboszlai chiude i giochi. Fischi dei tifosi, infortunio a Maignan

MILANO – L’ineludibile parametro del giudizio sul quadrienno in Champions del Milan, riemerso nel 2021 dopo settennale purgatorio, è il Liverpool: battezzò il ritorno rossonero nell’olimpo e stasera ha segnato il secondo battesimo, nel nuovo campionato europeo a girone unico.

Il responso è assai sconfortante, anche al di là della nitida sconfitta della confusa squadra di Fonseca contro quella tagliente di Slot. Se tre anni fa l’erigenda formazione dello scudetto 2022 e della semifinale di Champions 2023, malgrado fosse zeppa di debuttanti e semireclute del torneo, fece buona figura ad Anfield, stavolta è stata davvero inquietante l’esibizione del gruppo partorito dallo smantellamento di una rosa che avrebbe avuto bisogno di correzioni lievi. Valga per tutte, a dipingere l’ossessione della dirigenza attuale sulla cancellazione del passato prossimo, la cessione di Kalulu, che ha fatto bene il terzino destro della Juventus col Psv Eindhoven, qualche ora prima dell’infelice serata a San Siro di Calabria e poi di Emerson Royal, sulla fascia messa a soqquadro da Gakpo e poi un po’ anche dallo staffettista Luis Diaz.

L’illusione del gol di Pulisic

Eppure la partita si era messa benissimo per Fonseca, visto il fulmineo vantaggio dopo nemmeno 3’: sponda volante di Morata e fuga di Pulisic per il diagonale angolato dell’1-0. Slot non si è scomposto, avendo percepito la debolezza cronica del Milan in copertura, accentuata dalla fragile mediana a due Fofana-Loftus Cheek, e le topiche in agguato di Pavlovic, costantemente in crisi sulle finte di Salah. La rete dei passaggi rasoterra del Liverpool – che non pratica più il vorticoso pressing di Klopp, avendolo sostituito con un ritmo più compassato, teso a valorizzare la tecnica degli attaccanti – ha fatto subito breccia tra le friabili linee di un’avversaria che faceva leva solo sulle invenzioni potenziali di Leao, sempre rimontato in velocità, essendo Theo Hernandez impegnato nella difficile opposizione a Salah & C e Pulisic e Morata scollegati da Reijnders, trequartista addetto al teorico trasbordo del pallone in area.

L’infortunio a Maignan

Si è aggiunta al disagio tattico l’evidenza delle noie muscolari di Maignan, che non è saltato nell’area piccola come avrebbe dovuto sui due calci piazzati – una punizione di Alexander-Arnold e un corner di Tsimikas – che le comode testate dei difensori centrali Konaté e Van Dijk hanno trasformato nei gol dell’1-1 e nel 2-1. Il divario all’intervallo era perfino bugiardo: Salah ha colpito due traverse, a difesa milanista immobile.

L’incauto monologo di Ibra

Il secondo tempo, oltre a segnare la resa di Maignan dopo uno scontro con Diogo Jota e il debutto senza tremore del diciannovenne Torriani lanciato nella tournée estiva dall’impressionante incidente in hotel del portiere di riserva Sportiello, ha permesso a Szoboszlai di firmare il comodo 3-1 su assist di Gakpo, sfuggito secondo prassi a Pavlovic. Fonseca ha cercato tardivo rimedio nell’innesto di Abraham, da inserire certamente prima. A proposito del prima, va segnalato l’incauto monologo di Ibrahimovic a Sky, per chiosare le notizie sulla sua assenza di due settimane in una fase critica della stagione e quelle sui suoi metodi da consulente tecnico dell’azionista di controllo Cardinale: “Quando il leone va via, i gatti si avvicinano. Quando torna i gattini spariscono. Io sono il boss, comando io e tutti lavorano per me”. Significherebbe che l’asserita gestione collegiale del mercato con l’ad Furlani e col dt Moncada non è vera.

Milan-Liverpool 1-3 (1-2)Milan (4-2-3-1): Maignan (7′ st Torriani); Calabria (24′ st Emerson Royal), Tomori (37′ st Gabbia), Pavlovic, Hernandez; Loftus-Cheek (24′ st Abraham), Fofana; Reijnders, Pulisic, Leao; Morata (37′ st Okafor) (69 Nava; 33 Bartesaghi, 42 Terracciano; 80 Musah, 18 Zeroli, 21 Chukwueze). All.: Fonseca.Liverpool (4-2-3-1): Alisson; Alexander-Arnold (34′ st Gomez), Van Dijk, Konaté, Tsimikas; Gravenberch, Mac Allister (48′ st Endo); Salah (48′ st Chiesa), Szoboszlai, Gakpo (23′ st Diaz); Jota (23′ st Núñez) (56 Jaros; 62 Kelleher; 84 Bradley, 78 Quansah, 26 Robertson, 17 Jones, 80 Morton) All.: Slot.Arbitro: Espen Eskås (NOR)Reti: nel pt 3′ Pulisic, 23′ Konaté, 41′ Van Dijk, nel st 22′ SzoboszlaiRecupero: 5′ e 6’Angoli: 5 a 2 per il LiverpoolAmmoniti: Calabria, Fofana, Mac Allister, Konate gioco falloso, Fonseca per protesteEspulsi: nessunoSpettatori: 59.826

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