MILANO — I tedeschi Terzic, libero dal Dortmumd dopo la finale di Champions, e Tuchel, svincolato dal Bayern. Il croato Tudor, ultima squadra allenata la Lazio (dopo Sarri, altro candidato). Il portoghese Conceiçao, ex Porto. C’è folla attorno alla panchina di Fonseca, rimasto solo con la squadra a Milanello il giorno dopo la batosta col Liverpool e consapevole che forse nemmeno un pari nel derby di domenica con l’Inter lo salverebbe.
Chi comanda al Milan
Alla quinta giornata sarebbe già il capro espiatorio ideale della contestazione dei tifosi, ora che l’autoproclamazione televisiva di Ibrahimovic a “boss” del Milan ha messo a nudo le crepe nella dirigenza e ha fatto vacillare la narrazione della struttura collegiale con l’ad Furlani, col dt Moncada e con lo stesso azionista di controllo Cardinale, al quale il superconsulente personale Ibra deve in teoria rendere conto. Il garbuglio si completa con la presenza in campo a San Siro, prima della partita col Liverpool, di Gordon Singer per conto del fondo Elliott, che ha prestato 560 milioni a Redbird di Cardinale e che mostra evidente interesse per il destino della squadra.
Pioli all’Al Nassr, il Milan si libera dell’ingaggio
La compattezza si può trovare sul nome del potenziale successore di Fonseca, che sarebbe stato al centro di un teso confronto tra Ibrahimovic da una parte e Furlani-Moncada dall’altra, dopo la sconfitta di martedì. Nessuno a Casa Milan nega più il casting, nel giorno in cui l’accordo di Stefano Pioli con l’Al Nassr ha liberato il club di uno stipendio da 4 milioni netti fino a giugno, anche se non bastano per il più costoso e nobile tra tutti i nomi degli allenatori senza contratto, il tedesco Klopp.