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Balotelli, la confessione: “Un percorso psicologico mi ha aiutato, su di me tanti pregiudizi. Ora voglio tornare in Serie A”

Intervistato da Dazn alla vigilia del derby, il doppio ex di Inter e Milan racconta i suoi ultimi anni: “Ora ho più consapevolezza di me stesso”

Un nuovo Mario Balotelli. O così prova a raccontarsi l’attaccante 34enne, svincolato dopo l’ultima esperienza in Turchia all’Adana Demirsport, ancora con qualche sogno da realizzare dopo una carriera tutta in salita. “Desidero tornare in Serie A ed è per questo che sono ancora a casa – ha detto l’ex Inter e Milan ai microfoni di Dazn -. Ho ricevuto offerte dall’estero, ma ho rallentato tutto perché ho la speranza di tornare in A. Non ci sono squadre in cui non starei bene, dovrei piuttosto pensare a quale potrebbe non essere adatta a me”. L’intervista andrà in onda domenica 22 settembre alle 20.45 con il titolo ‘Mario Balotelli – Adesso parlo io’.

“Devo tutto a Moratti”

“Non credo che ci sarà mai più nella storia del calcio un presidente come Massimo Moratti” ha aggiunto Balotelli alla vigilia del derby di Milano, lui che ha giocato con entrambe le maglie, “gli devo praticamente la mia carriera. Mi ha regalato un sogno, una carriera, però mi ha dato anche una grande responsabilità”. Uno degli attaccanti più attesi per la stracittadina di domenica è Alvaro Morata, ex Juventus e punto di forza del Milan. “Non è una realtà semplice quella del Milan, ma non lo vedo così male. Sinceramente penso possa far bene. Morata è forte, giocatori come lui si adattano ovunque”.

“Pregiudizi su di me”

“Io non capisco quale pregiudizio la gente abbia su Balotelli. Ho avuto da ridire con qualche allenatore, ma tutti discutono. Nella mia carriera non ho mai rovinato uno spogliatoio. Oggi si sente parlare di doping, droga, scommesse… io sono sempre stato lontano da queste cose. Cosa ho fatto di così grave? Ho passato momenti in cui mi sentivo solo, demotivato, non protetto… in quei momenti ho avuto la fortuna di avere la mia famiglia vicino. Mi ha aiutato intraprendere un percorso psicologico, perché penso che tutti abbiamo dei traumi. Questo percorso mi ha cambiato molto, ora ho più consapevolezza di me stesso e questo per me è un’arma, ora so come controllarmi. Il mio rimpianto è non averlo fatto prima”.

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