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Inzaghi: “Non dobbiamo pensare ai derby passati, i ricordi non portano punti. Lautaro? Se sta bene gioca”

Alla viglia del derby col Milan, il tecnico nerazzurro presenta la partita di San Siro: “Dovremo fare una gara speciale contro una squadra di qualità con un ottimo allenatore. Lautaro se sta bene gioca”. Recuperato Dimarco e in ripresa Arnautovic

APPIANO GENTILE – Alla vigilia della sfida col Milan, che potrebbe fare dell’Inter l’unica squadra milanese ad avere vinto il derby per sette volte di fila, Simone Inzaghi in conferenza stampa dà la carica: “Sappiamo quanto conta per i nostri tifosi. Ci vorrà un’Inter speciale. A Manchester abbiamo speso tante energie, ma in gare come il derby le ritrovi. Ci sentiamo forti contro tutto e tutti, ma al tempo stesso sappiamo che ci aspetta una partita molto difficile. Abbiamo lavorato in particolare sulla finalizzazione e sugli assist”. E al quarto anno alla Pinetina dopo una vita alla Lazio, fra il derby di Roma e quello di Milano non sa scegliere: “Sono bellissimi entrambi, le emozioni sono le stesse”.

La preparazione e i precedenti

Inzaghi si è detto contento di quello che ha visto in allenamento: “I giocatori hanno un forte senso di appartenenza, sono legati fra loro e alla maglia dell’Inter, oltre che ai tifosi. Ed è una cosa che si vede dentro il campo”. Sul fatto che la sua Inter abbia vinto tutti gli ultimi sei derby, mette le mani avanti: “Quel che è stato è stato. Indietro non si guarda. I ricordi non portano punti”. E sullo stato di forma delle due squadre, dice: “Sia noi sia il Milan abbiamo avuto una partita infrasettimanale contro un top club. Dovremo essere bravi a gestirci nei novanta minuti”.

L’influenza della Champions sul campionato

Sull’influenza che i tanti impegni della nuova Champions può avere sul campionato, il tecnico interista spiega: “Alla fine sono due partite in più rispetto allo scorso anno. Porta via energie e non è semplice, ma i campionati si vincono sugli scontri dirette e sulla regolarità con le cosiddette piccole, che sembrano dare parecchi problemi”. Tanto più che “fare le coppe aiuta nella motivazione, ne parlavo con Gasperini. Non farle però dà un vantaggio di forma”.

Inzaghi: I titolari non esistono

Sula formazione che intende mettere in campo, l’allenatore nerazzurro non si scopre: “Non esistono titolari, ne ho 24, che diventeranno 25 con il rientro di Buchanan. Ho rispetto di tutti, e devono mettermi in difficoltà”. Qualche dubbio di formazione rimane: “Ho dei dubbi. Fra Dumfries e Darmian deciderò domani. E per quanto riguarda Lautaro, ribadisco che non esiste nessun caso. È il nostro capitano, ha giocato un anno intero senza fermarsi, è rientrato prima dalle ferie. Se starà bene giocherà”. Infine, qualche parola per il nuovo arrivato, l’argentino Palacios: “Non parla né italiano né inglese, ci aiutano Lautaro e Correa a tradurre. Ma vederlo lavorare è un piacere, non vede l’ora di imparare. Lo stiamo alternando a Bastoni come braccetto a sinistra nella difesa, ma per le letture che ha potrebbe anche fare il centrale fra i tre”.

Inzaghi: “Il Milan ha un ottimo allenatore”

Infine, Inzaghi ha parlato del Milan: “Non dobbiamo avere la pancia piena. Troveremo un Milan che ha tantissima qualtià e ha fatto un’ottima partita col Venezia, poi ha trovato il Liverpool. Ma io penso a noi. Dovremo avere grandi intensità e determinazione. I pronostici in un derby non valgono”. E a chi gli ha parlato dei rossoneri in crisi, ha risposto: “Hanno ottimi giocatori e un ottimo allenatore, che ho già incontrato a Roma. In questa partite il Milan ha passato momenti più aggressivi ad altri in cui lo sono stati meno. Sarà una gara aperta e molto sentita. Fonseca ha detto che la sua squadra ha lavorato molto bene, come anche la mia”.

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