Inter
7 Sommer Una parata brutta ed efficacissima su Morata, due gol inevitabili, un paio di tuffi zenghiani su Leao.
5 Pavard È vero che Pulisic se li mangia tutti, ma il mal comune non è una scusa: a contenerlo, in quella posizione, dovrebbe esserci lui.
5.5 Acerbi Quando sente suonare la sveglia, la partita è iniziata da un pezzo.
6 Bastoni Botte e risposte con Pulisic. Il duello è un film nel film. Dal 37’ st Augusto Sv
6 Dumfries Quanto gli piacciono i derby. Mena, si fa menare, corre, rincorre. Dal 18’ st Darmian 6 Tiene la posizione.
6.5 Barella Il lancio per Dimarco, che come un ponte collega una fascia all’altra, sembra disegnato dall’architetto Calatrava Dal 29’ st Zielinski 5 Un bel cross e nient’altro.
6 Calhanoglu Partita da spacca-gioco, alla Busquets. Dal 18’ st Asllani 5.5 Scolastico e nervoso.
5.5 Mkhitaryan Perde la palla avvelenata che porta al vantaggio milanista. Non è la sua serata. Dal 18’ st Frattesi 5 Gabbia gli scappa e segna.
7 Dimarco Stop in corsa, palla a Lautaro, inserimento, gol, esultanza sotto la curva milanista. Tutto Dimarco minuto per minuto.
6.5 Lautaro Sempre più 10. Non riuscendo a buttare la palla in rete, fa di tutto perché a portarcela siano i compagni.
6 Thuram Incrocia rapido e senza preavviso. Poco amichevole l’amico Maignan nel negargli il gol.
6 All. Inzaghi La partenza è letargica. La trasferta del mercoledì si sente sulle gambe e il tecnico miracoli non ne può fare.
Milan
6.5 Maignan Stavolta concentrato in uscita, viene beffato per centimetri dal diagonale di Dimarco, però sa impedire panteresco il bis rasoterra di Thuram
6 Emerson Royal La partenza aggressiva del Milan lo porta anche all’ala destra, con Pulisic che gli lascia il corridoio. Da terzino però è ancora distratto sulle puntate di Dimarco e colpevole sul suo gol. Si riscatta da crossatore nella ripresa.
7.5 Gabbia Promosso di grado, di fatto è spesso il regista del reparto, che tiene compatto. Beffato dal gioco di gambe di Lautaro sull’1-1, è poi strepitoso nei recuperi e formidabile nell’assalto vincente.
6 Tomori A lui toccano più spesso i duelli di forza con Thuram, in una marcatura talvolta quasi a uomo. Sorpreso da una girata del rivale e fuori misura in qualche appoggio
6.5 T.Hernandez Ritrova per l’occasione l’istinto e gli spazi per le classiche discese trasversali, che scompigliano la mediana interista e causano il giallo a Mkhitaryan
7 Pulisic In teoria è l’esterno destro tornante, con compiti anche di copertura. In pratica è ovunque, in pressing e soprattutto sulla trequarti a inventare: lo slalom del gol, con palla carpita a Mkhitaryan, è il compendio della sua serata di gala. Dal 33’ st Okafor 5.5: sbaglia il facile 3-1.
6.5 Fofana Restituito in prevalenza al ruolo più gradito di guida dell’interdizione, lo svolge con la necessaria attenzione, senza smarrirsi in palleggio.
7.5 Reijnders Replica in zona più centrale le corse e le rincorse di Pulisic, arretrando a impostare dalla linea difensiva o salendo a pressare Çalhanoglu. Rifinitore preziosissimo nella ripresa.
6.5 Leao Il gioco scorre per lo più altrove, emarginandolo a saltuario dispensatore di tocchi felpati. I tagli verso il centro restano abbozzati. Poi entra in partita e contribuisce a ribaltarla. Dal 42’ st Chiukwueze sv.
6.5 Morata Fa un po’ il centravanti sgobbone, pronto alle sfide anche rusticane, e parecchio il rifinitore di raccordo: suo il tiro in mischia che costringe subito Sommer a tenere alta l’attenzione. Dal 33’ st Loftus-Cheek 6: aggiunge peso in avanti.
7 Abraham In genere è lui il più avanzato della squadra e per questo il più obbligato all’ingrato pressing a perdifiato. Quando però qualcuno lo affianca, spezza la linea difensiva interista. Dal 48’ st Pavlovic sv.
7.5 Fonseca La prova tattica più efficace sulla panchina milanista. Risistema la squadra secondo distanze più congrue tra i reparti e blocca il vortice solito degli interni di Inzaghi.
6.5 Arbitro Mariani Seda un principio di rissa e castiga i falli tattici
