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Maratoneta McTominay, a Torino ha corso 13 km

L’esordio dello scozzese acquistato dallo United: più quantità e qualità per il centrocampo

Nel segno di Scott McTominay. Una prestazione ( la prima da titolare) per conquistare il Napoli e i suoi tifosi. Antonio Conte ha seguito la lezione di Ferguson che da sempre stravede per lo scozzese: «Quando guardi la formazione dello United in un match importante, McTominay c’è sempre».

Così disse nel 2021 sir Alex, leggenda vivente della Manchester rossa. Conte è evidentemente d’accordo e si è comportato alla stessa maniera con il suo Napoli: lo ha inserito dal primo minuto contro la Juventus costruendo un abito tattico ( il 4- 3- 3) che si adattasse alla perfezione alle doti di “ The Savior”, il Salvatore, così come lo chiamano i fans dello United, che ancora rimpiangono la cessione del “ tuttocampista”, cresciuto a pane e Red Devils, sin da quando aveva 7 anni, al centro sportivo di Carrington. Scott inizialmente era considerato un attaccante (con pochi gol), poi dal 2015 – complice una crescita complessiva di oltre 35 centimetri di altezza – è cambiata la sua storia.Nuovo ruolo (in Inghilterra li chiamano box to box) e quella determinazione che ha conquistato immediatamente i frequentatori abituali di Old Trafford. Ma il ruolo di dodicesimo a Manchester gli stava stretto e McTominay quest’estate ha deciso di rompere il legame indissolubile con lo United cedendo alle lusinghe di Antonio Conte che lo ha voluto fortemente in azzurro per dotare il centrocampo del Napoli di caratteristiche fondamentali. Scott ha stazza fisica ( è alto 193 centimetri), sa farsi rispettare di testa ma soprattutto ha il senso innato dell’inserimento in area di rigore.Senza dimenticare l’atletismo del maratoneta: un dato ha colpito nel match dell’Allianz Stadium. Ha percorso complessivamente 12.8 chilometri, nessuno come lui. Corre (tanto), non si stanca e presto sarà decisivo pure in zona offensiva. Ci ha provato allo Stadium con una conclusione da fuori area, neutralizzata da Di Gregorio e si è fatto notare per un paio di strappi di pura forza che hanno messo in difficoltà la Juventus.Buona la prima, dunque, ma i margini di crescita sono enormi. Migliorerà sicuramente l’inserimento all’interno dei meccanismi di Conte e diventerà evidente pure la sua leadership: Conte gli ha chiesto di valorizzare la conclusione da fuori area, un marchio di fabbrica di uno dei perni della nazionale scozzese, come ha dimostrato agli Europei.McTominay già guarda avanti: è soddisfatto della prestazione ma conosce bene le sue qualità e sa bene di poter fare ancora molto: «Continuiamo a migliorare», ha scritto sul suo profilo Instagram, preso d’assalto dagli appassionati azzurri che lo hanno immediatamente adottato, aspettando con ansia il suo momento. Non hanno dovuto attendere molto. McTominay ha avuto un impatto di alto livello contro la Juventus, ma da ieri ha già voltato pagina: nel mirino c’è la sfida di giovedì con il Palermo al Maradona, valida per i sedicesimi di Coppa Italia.Scott probabilmente avrà spazio per migliorare la sua condizione e proseguire il percorso di apprendimento dei dettami di Conte che confermerà il 4- 3- 3. Potrebbe dialogare con il connazionale Billy Gilmour che scalpita per il debutto dall’inizio facendo rifiatare un po’ Lobotka. Se ne parlerà nei prossimi giorni al Training Center di Castel Volturno. La sensazione diffusa prevede qualche cambio: potrebbero avere spazio Rafa Marin in difesa, Folorunsho in mediana, Raspadori e soprattutto David Neres nel tridente offensivo. Il brasiliano è l’altra sfida che Conte dovrà vincere al più presto per migliorare la qualità della manovra offensiva. Scott McTominay, invece, rappresenta già una certezza. Nelle partite importanti, lui c’è sempre. Ha messo d’accordo Sir Alex Ferguson e Antonio Conte.

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