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Pirateria tv, multe fino a 5000 euro per i furbetti del pezzotto

Presto le forze dell’ordine avranno accesso a nome, cognome, indirizzo IP e dettagli dell’abbonato illegale

Altra stretta contro i pirati dello streaming. Oltre alla piattaforma anti-pezzotto Privacy Shield, l’Agcom schiera nuove misure per identificare e sanzionare i fruitori dei contenuti illegali. Merito del protocollo firmato in collaborazione con la Guardia di Finanza e la procura della Repubblica di Roma, che consente la trasmissione dei dati degli utenti all’autorità giudiziaria. In breve, presto le forze dell’ordine avranno accesso a nome, cognome, indirizzo IP e dettagli dell’abbonato illegale. Ma cosa rischia, in concreto, chi usa il cosiddetto pezzotto? Sanzioni fino a 5000 euro. La novità? Queste scatteranno in modo automatico, accelerando l’applicazione della legge 93/2023 relativa alla prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica.

Sanzioni immediate contro lo streaming pirata

In sostanza, gli abbonati illegali saranno stangati subito, senza la necessità di un’autorizzazione giudiziaria per ogni violazione. Così l’Italia rafforza il fronte comune europeo contro lo streaming pirata, seguendo le orme della Spagna, dove è passata un’ordinanza storica del Tribunale del Commercio di Barcellona che obbliga gli operatori telefonici a fornire i dati e le informazioni di tutti gli utenti che si collegano ai server che trasmettono contenuti illegali. Uno strumento indispensabile per rafforzare il Privacy Shield, la piattaforma nazionale antipirateria che oscura i siti illegali entro 30 minuti dalla segnalazione. Un altro colpo al business del pezzotto, che – secondo i dati dell’ultimo Osservatorio FAPAV/Ipsos – ha un bilancio con margine operativo lordo positivo. Continuano infatti a crescere i ricavi su base annuale: +18 milioni rispettoal 2021, per un giro d’affari di circa 300 milioni l’anno netti, senza alcuna perdita,oltre 800 mila euro al giorno.

Tre milioni e mezzo di italiani usano le IPTV illegali

Ma quanti italiani usano ancora le IPTV illegali? Gli utenti sono oltre 3 milioni e mezzo. Ancora per poco, stando alle misure messe in campo. In quattro mesi di attività della piattaforma Piracy Shield, sono già stati bloccati circa 20 mila tra database e indirizzi IP. Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, ha mostrato la sua soddisfazione per la nuova stretta a margine di un Tech Talk sulla pirateria digitale: “Nonostante molte riviste di settore si fossero dilettate nel sminuire o addirittura nel decretare la morte del sistema di Piracy Shield, la piattaforma funziona. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione non solo con le piattaforme di streaming, ma anche con gli operatori telefonici. Inoltre, è pronto e definito il protocollo di collaborazione tra la procura generale di Roma, la Guardia di Finanza e la nostra Autorità, che consentirà di scambiarsi informazioni in modo più rapido e diretto”, il suo commento.

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