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Dovbyk, poi il vuoto: il mercato da 110 milioni della Roma resta un’incognita

L’ucraino, pagato 38 milioni, è l’unico che sta rispondendo alle attese. Il resto, anche a causa di qualche infortunio, non si è ancora visto

Ci sono i gol di Dovbyk, il colosso da tre gol nelle ultime tre partite. E alle sue spalle c’è il vuoto. Per carità, è molto presto, i giudizi non possono che essere prematuri. Ma è un fatto che, a oggi, il dispendioso mercato della Roma ha prodotto poco, oltre ai gol del suo prodigioso centravanti ucraino.

Shopping da 110 milioni

Uno shopping da 110 milioni di euro. Che però fin qui hanno prodotto poco. Nella frenetica estate del ds Ghisolfi, l’ultimo sopravvissuto dello smantellamento strutturale della Roma imposto da Friedkin (via De Rossi, via la Ceo Lina Souloukou), la Roma si è assicurata undici nuovi, una squadra intera. Di cui però solo uno son qui ha aggiunto valore. La rappresentazione tridimensionale di questo problema è il gol sbagliato da Soulé contro il Bilbao, prima che gli spagnoli pareggiassero: la Roma ha speso per averlo una cifra rilevante – oltre 25 milioni – con l’idea che questo argentino un anno fa al Frosinone avrebbe sostituito Dybala. Ma la permanenza del collega gli ha tolto spazio e forse convinzione. L’esonero di De Rossi e l’arrivo di Juric, stravolgendo il modulo, hanno ulteriormente ridotto le sue chance. Ma non è l’unico a faticare.

Le Fée per ora è un mistero

Sul podio degli acquisti più cari c’è Enzo Le Fée, centrocampista francese acquistato dal ds Ghisolfi per 23,5 milioni ma fin qui in campo solo per 89′ per un problema muscolare. Peggio è andata a Saelemaekers: dopo lo scambio di prestiti con Abraham, solo 110 minuti e una frattura alla caviglia che lo ha costretto sotto i ferri. Arrivederci a novembre, se tutto va bene. Ha già giocato di più Manu Koné (18 milioni da pagare nel 2025): lo aveva fortemente voluto De Rossi che però se lo è goduto poco. Juric gli ha subito preferito Cristante e Pisilli con l’Udinese, poi la prova europea non ha suscitato rimpianti, anzi. Peggio è andata però al difensore Mario Hermoso: preso svincolato, ha sbagliato all’esordio sul gol del Genoa costato il posto a De Rossi e pure col Bilbao ha qualcosa da farsi perdonare (ma meno di Cristante).

Aspettando Hummels

Hermoso è stato il colpo di coda di quel dispendiosissimo mercato. Con lui, a transazioni chiuse, la Roma ha preso anche un altro svincolato: il totem tedesco Mats Hummels. Il capitano sin qui di quelli che non hanno ancora mai visto il campo: una squadra di cui fanno parte anche il secondo portiere Ryan, il terzino 16enne Sangaré, l’esterno mancino Dahl e il saudita Saud, costretto in campo per 20 minuti dall’infortunio di Celik. Ma solo per dimostrare la distanza tra il campionato arabo e l’Europa. Sì, Dovbyk da solo con i 38 milioni spesi

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