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Lautaro e il gol ritrovato, così l’Inter ha aiutato il Toro a sbloccarsi

Nelle parole di Frattesi, la verità sul ritorno al gol del capitano. Ecco perché la doppietta dell’argentino è stata un lavoro di squadra

UDINE – Il tabù è finalmente rotto. Lautaro ha segnato. Ne ha fatti addirittura due, il primo benedetto e fortunato, il secondo anche bello. E dopo la partita a Udine, con in mano il totem del migliore in campo, con stampato in faccia il più liberatorio dei sorrisi, ha detto: “Sicuramente era importante per me ritrovare questo gol. L’attaccante vuole fare gol. Prima lavoro per la squadra, poi se riesco a segnare meglio ancora. Devo continuare a lavorare. L’importante è la squadra che deve vincere”. E così è finito un digiuno di reti che durava dallo scorso 10 maggio, quando mise la propria firma nel 5-0 al Frosinone. E a San Siro la rete gli manca addirittura dal 28 febbraio.

Frattesi: “I suoi gol ci hanno portato lo scudetto”

Fare segnare Lautaro per i suoi compagni era diventato uno sport nello sport, anche in allenamento. A raccontarlo, dopo la vittoria di Udine, è stato Frattesi, autore della rete al primo minuto che ha aperto la sfida al Friuli: “Come abbiamo sostenuto Lautaro in questi mesi? Giocandoci su, perché lo sappiamo. L’anno scorso fondamentalmente il campionato ce l’ha fatto vincere lui e questo è quello che sa fare e ha sempre fatto”. E quando gli si è chiesta una spiegazione dell’astinenza da gol del suo capitano, Frattesi ha risposto: “Non si può chiedere un gol a partita, credo che sia normale. Poi è arrivato in ritardo, ha giocato tantissimo e questo non l’ha aiutato”.

Il teorema degli impegni in nazionale

Che Lautaro abbia pagato gli impegni in estate con la sua nazionale, come dice Frattesi, è probabile. Rientrare prima del dovuto alla Pinetina probabilmente non lo ha aiutato a recuperare energie. Succede spesso che l’andamento ondivago del Toro segua i suoi impegni con l’Argentina: lunghi periodi di confidenza con il gol, intervallati a pause, normali per attaccanti meno dotati, ma nel suo caso rumorose. Nella stagione 2022/23 non prese parte a reti – niente gol e nessun assist – da fine agosto al 10 ottobre, con in mezzo la pausa delle nazionali di settembre. Ma il teorema non vale sempre. Nella stagione precedente, l’astinenza era durata dal 22 dicembre al 4 marzo, quando si sbloccò con una tripletta alla Salernitana. Forse, più semplicemente, ha ragione l’ex punta Simone Inzaghi: “Gli attaccanti funzionano così”.

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