Empoli – Applaude il pubblico di casa. E non potrebbe essere altrimenti: la squadra di D’Aversa raccoglie un altro punto e lo fa contro la Fiorentina di Palladino e di Gudmundsson alla sua prima da titolare. Sul campo del Castellani Computer Gross Arena, però, pochissime emozioni e zero brividi. Qualche accelerata da parte di Dodò, Kean che sgomita e prova a infilarsi negli spazi, Gud che mostra a tratti la sua qualità superiore, De Gea che scalda i guanti su una conclusione di Pezzella. Poco altro, però.
«La cronaca della gara»
Sono dieci punti per gli azzurri che così rimangono sopra di tre lunghezze ai viola. Fatto più che insolito ma che certo inorgoglisce i tifosi di casa. Per Palladino niente continuità dopo la vittoria in rimonta con la Lazio: classifica ancora poco avvincente, la Conference League che giovedì tornerà a riempire il calendario e il Milan sulla rotta (al Franchi) prima della seconda sosta per le nazionali.
Palladino riparte dalla modulo anti- Lazio
Nel primo tempo pochissime emozioni. Sugli spalti quasi il tutto esaurito, oltre 4.000 tifosi viola che sono arrivati in parte con una “motorinata” da Firenze, e la chiave tattica di Raffaele Palladino che aveva scelto di ripartire dal secondo tempo vincente contro la Lazio per schierare la difesa a quattro, mettere in panchina il capitano Biraghi, assegnare la fascia per un giorno a Kouame e soprattutto piazzare Gudmundsson per la prima volta titolare. Dodò accelera, l’islandese è ispirato. Ma nel mezzo manca qualcosa e la squadra di D’Aversa prova ad approfittarsene con Colombo che però manda alto. Sugli spalti ci sono sia il patron degli azzurri Fabrizio Corsi che il presidente dei viola Rocco Commisso, che tra pochi giorni (dopo la gara col Milan di domenica prossima) dovrebbe tornare negli Stati Uniti.
Ma viola ancora privi di identità
Nella ripresa ci provano Gosens da una parte e Pezzella dall’altra, mentre i due allenatori studiano le alternative. Palladino poi toglie Gudmundsson, Colpani e Cataldi per inserire Beltran, Ikonè e Adli. Poi dentro anche Sottil al posto di Kouame e Parisi (l’ex, applaudito) per Gosens. Non accade molto altro. Kean e Ikonè provano a sfondare, senza successo. I tifosi di casa applaudono, i giocatori viola si riuniscono in un cerchio. Manca ancora un gioco, un’identità. Qualcosa di più concreto. E no, non è poco.
Empoli (3-5-2): Vasquez 6 – Goglichidze 6.5, Ismajli 7, Viti 6.5 – Gyasi 6, Anjorin 6 (39’ st Haas sv), Grassi 7, Henderson 6 (29’ st Ekong 6.5), Pezzella 6.5 – Esposito 6 (29’ st Pellegri 5.5), Colombo 5.5 (13’ st Solbakken 5.5). All. D’Aversa 6.5.
Fiorentina (4-2-3-1): De Gea 6 – Dodò 6.5, Comuzzo 6.5, Ranieri 6, Gosens 6 (42’ st Parisi sv) – Cataldi 5.5 (26’ st Adli 6), Bove 6 – Colpani 5 (26’ st Ikonè 6), Gudmundsson 6 (26’ st Beltran 6), Kouame 5.5 (35’ st Sottil sv) – Kean 6.5. All. Palladino 6.
Arbitro: Aureliano.
Note: ammoniti Comuzzo.
