LEVERKUSEN – Sono ore più movimentate del solito, per i dirigenti e per la squadra, quelle che precedono la partita di Champions del Milan. L’attesa del duello col Bayer è stata attraversata dall’ansia per gli sviluppi dell’indagine sul caso ultrà, che al di là delle vicende dei singoli dipendenti del club e dei loro eventuali rapporti diretti con alcuni arrestati potrebbe avere ripercussioni importanti. I rischi riguardano soprattutto il rinnovo della concessione dello stadio Meazza ai due club milanesi e le ricadute sugli sponsor: la perdita di credibilità della serie A e in particolare del calcio a Milano è tra i potenziali effetti da mettere in conto.
Furlani: “Club si metterà a disposizione degli inquirenti”
L’ad milanista Furlani, prima del pranzo Uefa in Kaiser-Wilhelm Allee, ha accuratamente dribblato le domande sul tema, senza aggiungere dichiarazioni al comunicato diffuso dal club, “che si metterà a completa disposizione degli inquirenti”. Ci sarà da capire se, come era capitato durante la breve era cinese di Yonghong Li e come non avvenne più durante il ciclo del fondo Elliott, alcuni ultrà abbiano hanno avuto libero accesso nell’ultimo anno alla sede del Portello e se il capitano Calabria abbia valutato il pericolo dell’incontro con il capo della curva Sud Luca Lucci, che in teoria potrebbe costargli la squalifica, anche se l’argomento della loro conversazione avrebbe toccato solo temi di gestione dello spogliatoio. Sul fronte commerciale la preoccupazione al momento parrebbe solo di qualche sponsor della Lega di serie A, non degli sponsor del Milan, che hanno regolarmente inviato i loro rappresentanti in trasferta al seguito della squadra. Ma l’effetto dell’indagine sul marketing andrà valutato a medio-lungo termine.
Il silenzio di Cardinale
Quanto all’azionista di controllo Gerry Cardinale, non risultano per ora prese di posizione o richieste di chiarimento, anche se lo sport professionistico americano, che il manager del divertimento cita spesso come modello economico virtuoso, è lontano da questo genere di episodi di cronaca nera da stadio: nuovi investitori potenziali si potrebbero defilare e alcuni di quelli vecchi riconsiderare il proprio inpegno.
Rossoneri sconfitti in Youth League
A Leverkusen, per ora, è il campo l’argomento prevalente nelle conversazioni tra i dirigenti presenti: l’ad Giorgio Furlani, il consulente di Cardinale, Zlatan Ibrahimovic, e il dt Geofrrey Moncada. Gli ultimi due, assenti lunedì nell’hotel di Colonia dove alloggiava la squadra, hanno raggiunto nel primoa pomeriggio l’hotel di Leverkusen sede del ritiro della Primavera impegnata nella Youth League: il Lindner, attiguo alla Bay Arena e sede della squadra giovanile in trasferta. Ibrahimovic è subito entrato nello stadio e ha seguito dalle vetrate del terzo piano la partita della squadra allenata da Guidi, sconfitta per 3-1 dal Bayer sul campo dell’antistadio. Col numero 11 sulle spalle, ha giocato soltanto il primo tempo Maximilian Ibrahimovic, sostituito nell’intervallo da Comotto. Quanto agli ultrà, è senza intoppi il raduno in Wiesdorfer Platz per la marcia verso la Bay Arena, con la scorta della polizia. Ai 400 ultrà partiti da Milano si uniranno i tifosi dei club, fino a raggiungere probabilmente il migliaio di persone.