Crescere nelle difficoltà. Ci aveva scherzato Raffaele Palladino qualche giorno fa, dopo la vittoria in rimonta contro la Lazio. Una battuta che aveva rivelato, però, il suo stato d’animo dopo i primi mesi di lavoro in viola: un allenatore che per la prima volta si approcciava a una realtà differente, più intrigante ma anche con maggiori richieste e pressioni. Alzare l’asticella in campionato, tenere vive le altre due competizioni in ambito europeo (la Conference League) e in ambito italiano (la Coppa Italia). La classifica non può dirsi certo accattivante, per il momento, e la ricerca di identità e gioco prosegue nella speranza che possano arrivare presto nuovi segnali positivi.
Domani sera, però, si alzerà il sipario sul palcoscenico internazionale. Il brivido dei playoff è alle spalle, con quel doppio confronto con Akademia Puskas risolto soltanto ai rigori al termine di una prestazione (specie in Ungheria) davvero non all’altezza di quanto sperato. Il girone unico di Conference, prima volta nella sua storia con questa formula, chiamerà la Fiorentina a non fare calcoli. Meglio piazzarsi nelle prime posizioni e non scivolare nella palude di chi rischia. Eppure Palladino dovrà affrontare la sfida al The New Saints (medio alta classifica in Galles, anche se con tre gare in meno rispetto a chi la guida) con una vera emergenza in difesa. E stavolta niente a che vedere con le difficoltà della fase difensiva o con lo schieramento che da tre può passare a quattro. A mancare, in termini di numeri, sono niente meno che i giocatori a disposizione.
Domani sera saranno assenti, per squalifica, Quarta, Ranieri e Comuzzo. Hanno rimediato la sanzione nella gara di ritorno dei playoff e dunque salteranno la prima del girone. Un problema, considerando che Pongracic è rimasto fuori dai convocati nelle ultime due gare per un affaticamento muscolare e che soltanto ieri è tornato ad allenarsi in maniera regolare. Oggi la rifinitura, che scioglierà ogni dubbio sulla sua presenza. Palladino dovrà pensare alla prima gara europea, certo, ma anche alla sfida di campionato domenica prossima al Franchi contro il Milan. L’altro difensore a disposizione è Matias Moreno, classe 2003 arrivato in estate dal Belgrano per circa 5 milioni di euro. In patria raccontano di un potenziale talento, abile in entrambe le fasi. Piede destro, quasi due metri d’altezza e un inserimento che verrà accelerato dalla necessità di dare forma alla difesa dei viola.
Palladino col ritorno a quattro ha trovato alcune certezze. Tra il secondo tempo con la Lazio e la gara con l’Empoli, infatti, non ha incassato gol e soprattutto ha dato la sensazione di correre molti meno rischi. Una linea più compatta che ha saputo muoversi decisamente meglio rispetto ai tre schierati in precedenza. L’assenza di uomini col The News Saints dovrebbe spingere il tecnico a confermare questo assetto con alcune novità anche sugli esterni: al posto di Dodò, che così rifiaterà, ecco l’occasione per Kayode (soltanto 17 minuti in totale nelle prime sei di campionato) mentre sulla sinistra dovrebbe esserci Biraghi rimasto in panchina a Empoli. Occhio ovviamente a Parisi, che spera nella maglia da titolare. In mezzo allo schieramento arretrato, e davanti a Terracciano, l’inedita coppia formata da Pongracic e Moreno. Con un dubbio legato più al croato che all’argentino, viste le condizioni fisiche da perfezionare. E se Pongracic non riuscisse a recuperare per domani? Allora ecco l’idea di adattare a centrale uno dei laterali, con Biraghi principale indiziato visto il lavoro difensivo richiesto al capitano dal tecnico in questo inizio di stagione.
Emergenza pura, insomma. L’obiettivo è recuperare Pongracic, non soltanto dal punto di vista fisico. Palladino ha bisogno del suo miglior centrale anche in campionato e domenica, contro il Milan, potrebbe arrivare per lui una nuova occasione. Per mettersi alle spalle il momento poco brillante appena trascorso e restituire una certezza in più a un reparto che seppur a fatica sta muovendo passi in avanti.