Lo scatto è diventato una fuitina (più 2) anche grazie all’imprevista frenata all’Allianz Stadium della Juventus, che ha permesso al Napoli di isolarsi ancora di più al comando della classifica. Nessuna squadra era andata finora al di là del vantaggio minimo e gli azzurri sono dunque la prima capolista ad allungare il passo in maniera meno effimera, provando a spezzare il grande equilibrio che sta regnando in Serie A sin dalla prima giornata.
Alla ripresa c’è l’Empoli
Antonio Conte e i suoi giocatori hanno invece gettato i presupposti per non essere delle meteore e per rimanere in testa pure dopo la sosta del campionato, che ora si ferma per Di Lorenzo e compagni fino alla trasferta del 20 ottobre (ore 12.30) a Empoli. Nessuna pressione, però. I tre giorni di meritata vacanza concessi al gruppo serviranno per sbollire la legittima euforia e alla ripresa della preparazione a Castel Volturno – martedì mattina, senza i 12 nazionali – sarà rigorosamente bandita dallo spogliatoio solo una parola di otto lettere: scudetto.
Il Napoli ha sorpreso anche Conte
Il traguardo stagionale era e rimane un altro: il ritorno immediato in Europa. Sono già tre i punti di vantaggio messi insieme dal Napoli in 7 giornate sulla zona Champions League e per questo la parziale reazione durante il week end delle altre big non ha avuto alcuna ripercussione sul morale degli azzurri, che dopo il deludente decimo posto nel campionato scorso dovevano in primis riprendersi un posto al sole nelle zone più nobili della classifica. La missione non era affatto facile e averla portata a termine in così breve tempo è stata una piacevole sorpresa persino per Antonio Conte: un tecnico per antonomasia tra i più incontentabili e ambiziosi. «È così, a luglio non ci avrei mai scommesso».
Il mercato la base per ripartire
Le macerie all’arrivo dell’ex ct dell’Italia a Castel Volturno erano in effetti sparse dappertutto e il primato solitario che si potranno godere per almeno altre due settimane Di Lorenzo e compagni va di conseguenza catalogato alla voce delle imprese straordinarie, al di là del grande sforzo economico fatto in estate dalla società per rinforzare la squadra nella campagna acquisti. Gli oltre 100 milioni messi con coraggio e lucidità sul tavolo da Aurelio De Laurentiis sono stati una base fondamentale per ripartire. Ma i giocatori non sono figurine da attaccare su un album e la nascita di un nuovo corso richiede lo stesso i suoi tempi. Ecco perché – al di là dell’orgoglio giustificato per i risultati ottenuti finora – è doveroso rimanere coi piedi per terra e non parlare esplicitamente di scudetto.
L’entusiasmo ritrovato
Il Napoli ha appena iniziato un ciclo di crescita triennale e i piani per ora non cambiano, anche se l’inatteso allungo in testa alla classifica ha già restituito ai tifosi azzurri la voglia di sognare, che è stata amplificata soprattutto dal grande entusiasmo per il percorso netto (4 vittorie di fila) al Maradona. Conte non poteva sperare in un avvio di stagione migliore e dopo il successo di venerdì nell’anticipo con il Como si sta godendo con i suoi giocatori con il petto in fuori qualche meritatissimo giorno di riposo. «Abbiamo risvegliato l’entusiasmo della città e ne siamo felici…».
Obiettivo Champions
Ma spingersi oltre è prematuro e sarebbe pure un po’ ingeneroso, perché le squadre partite in campionato con l’obbligo di vincere lo scudetto sono altre: Inter, Juve e Milan. De Laurentiis s’aspetta invece dal nuovo corso “solo” il ritorno in Champions League e i conti del presidente cominciano già a ritornare. I 16 punti conquistati in appena 7 giornate (più di 2 di media a gara) dalla capolista, infatti, sono una base molto solida per garantire alla fine del torneo a Di Lorenzo & C un posto tra le prime 4.