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Il ritorno dei centravanti: già 77 gol in 7 giornate. Non segnavano così tanto da 4 anni

In A i numeri 9 vanno a bersaglio con continuità. Non accadeva dal 2020 quando, però, in campionato giocavano Ronaldo, Ibrahimovic, Osimhen, Dzeko e Immobile

Sono passate appena 7 giornate ma il dato è incontrovertibile. La Serie A è tornata in mano ai centravanti. Per il sesto turno di fila, infatti, i bomber hanno chiuso in doppia cifra (13 dopo i 15 alla 6/a, gli 11 alla 4/a, e i 10 alla 2/a, alla 3/a e alla 5/a), portando il totale dei gol segnati a 77 su 192. Non segnavano così tanto dalla stagione 2020-21, quella disputata a porte chiuse durante il Covid. Allora i numeri 9 misero a segno ben 93 reti ma è pur vero che era un campionato in cui abbondavano i fuoriclasse (Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic, Dzeko, Immobile, Osimhen e Quagliarella oltre ai soliti Lukaku, Lautaro e Zapata).

L’esplosione di Thuram e Retegui, il risveglio di Vlahovic

Nelle ultime 4 stagioni, invece, la tendenza era andata costantemente al ribasso. Nel 2021-22 si era arrivati a quota 64, nel 2022-23 a 62 e, fine, nel 2023-24 appena a 54. Quest’anno la musica è improvvisamente cambiata: perché l’Inter, in attesa del vero Lautaro (appena 2 reti), è stata presa per mano da Thuram (già a quota 7 con la tripletta al Torino), perché l’Atalanta, aspettando il rientro di Scamacca, ha scoperto il fiuto del gol di Retegui (anche lui approdato a 7, eguagliando già il bottino della passata stagione, ndr), perché la Juventus ha ritrovato la continuità di Vlahovic (5) perché la Lazio ha scoperto di poter dimenticare Immobile con l’alchimia tra Castellanos e Dia (6 reti in due), perché la Roma ha scovato in Dovbyk (3) l’attaccante con cui non rimpiangere Lukaku, a sua volta già 3 volte a bersaglio con la nuova maglia del Napoli. Infine c’è il solito Zapata (3) che si è rimesso sulle spalle il Torino ma ora dovrà fermarsi per infortunio.

Castro, Adams e Tengstedt: i bomber che non ti aspetti

A questo va aggiunto il fatto che stanno arrivando i gol delle punte che fin qui in pochi si aspettavano: da quelli dell’usato sicuro Cutrone (4 con il Como) a quelli del redivivo Lucca (3 con l’Udinese) fino a giungere ai centri dei nuovi acquisti: Castro (3 con il Bologna), Adams (3 con il Torino, 2 dei quali, tra l’altro, partendo dalla panchina), Mosquera e Tengstedt (3 a testa con il Verona).

Cercano continuità anche Morata e Kean

E dietro a questi, a bersaglio già 2 volte, c’è un folto gruppo di attaccanti centrali che promette di ritagliarsi una stagione da protagonista: Morata vuole prendere il posto lasciato da Giroud nel Milan, Kean vuole impadronirsi della Fiorentina per farsi rimpiangere dalla Juventus, Krstovic, Pohjanpalo, Bonny e Djuric vogliono confermarsi le punte di diamante di Lecce, Venezia, Parma e Monza. Infine, c’è la coppia Colombo-Esposito che vuole continuare a far bene per salvare l’Empoli. Insomma non avranno più i fuoriclasse di una volta ma le squadre di A hanno comunque ritrovato il modo e il gusto di farsi trascinare dai propri bomber.

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