PARIGI – Quarantotto ore a Stoccolma. E uno scandalo che può travolgere uno dei calciatori più famosi del mondo. Kylian Mbappé arriva nella capitale svedese mercoledì 10 ottobre nel fine pomeriggio con il suo jet privato da Madrid. Il fuoriclasse del Real è in compagnia della sua guardia del corpo, della sua fidata assistente e dell’amico Nordi Mukiele con cui giocava nel Psg. Il capitano della Francia non è stato convocato per le partite di Nations League e ne approfitta per prendere qualche giorno di pausa e «rigenerarsi». Mbappé alloggia in centro, nel cinque stelle Bank Hotel e in serata va nella discoteca V, «uno dei più esclusivi night club di Svezia» come recita il sito del locale.
La cena e poi in discoteca
Per qualche ora, la presenza della star del calcio passa inosservata ma già l’indomani viene avvistato dai paparazzi. Cappellino e mascherina sul volto, sta entrando in un van con Mukiele. E’ giovedì 11 ottobre e Mbappé organizza una cena Chez Jolie per poi andare di nuovo nella discoteca V, privatizzando una stanza, la “table tennis room”, così chiamata perché ha una tavolo da ping pong. Il titolare della discoteca ha imposto regole di riservatezza: nessuno entra nella stanza con i cellulari. E secondo una ricostruzione del Parisien, ha invitato alcune fan svedesi del campione a partecipare alla serata. Una di queste ragazze avrebbe poi seguito Mbappé fino al suo albergo, dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale.
La denuncia della presunta vittima
Mbappé riparte venerdì pomeriggio in direzione della Corsica per un weekend di relax. Intanto la presunta vittima è andata in ospedale per accertamenti sulla violenza che sostiene di aver subito, e sabato decide di presentare denuncia. Gli investigatori sequestrano dei pantaloni neri, un top e un paio di mutandine. Effettuano dei prelievi al Bank Hotel, prendono le immagini di videosorveglianza di quella notte per controllare chi è entrato con Mbappé. L’inchiesta è solo all’inizio e per il momento non è arrivata nessuna comunicazione della giustizia svedese al calciatore. Secondo i tabloid svedesi, Mbappé è considerato “ragionevole sospetto” nell’indagine, il livello più basso di incriminazione previsto dalla legge. “Il mio cliente è esterrefatto da questa storia di cui non sa niente. Non capisce da dove viene” commenta Marie-Alix Canu-Bernar, avvocata del calciatore, annunciando querela contro ignoti.
Il sospetto di un complotto del Psg
Nell’entourage del calciatore si continua a sospettare un complotto del Psg, già accusato di manovre oscure. Due anni fa, i manager qatarini avevano assoldato una fabbrica di troll per far circolare false notizie su giornalisti scomodi (tra cui un dirigente dell’Equipe) e su alcuni calciatori, tra cui Mbappé. E’ stato il capitano dei Bleus a rilanciare questa teoria nel suo primo commento dalle notizie uscite in Svezia. “Fake news! Sta diventando così prevedibile, il giorno prima dell’udienza come per caso” ha commentato il giocatore del Real Madrid su X, ipotizzando uno scandalo a orologeria con l’articolo di Aftonbladet uscito poche ore prima dell’appello davanti alla commissione della Ligue de Football Professionnel (Lfp) nella sua disputa finanziaria con il Psg.
L’avvocata sostiene ora che Mbappé è stato «pedinato» al suo arrivo in Svezia. “Sono gli stessi media che prima pubblicano una foto di lui a Stoccolma e due giorni dopo annunciano che è stata presentata una denuncia contro di lui” osserva il legale, sottolineando che la denuncia è stata “presentata quasi in tempo reale rispetto alla sua copertura mediatica”. Mbappé, è la tesi fatta circolare dal suo «clan», potrebbe essere finito in una trappola al miele, in un paese dove la nozione di consenso per i rapporti sessuali è più severa che in altri paesi d’Europa. Il precedente internazionale più clamoroso è quello di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks accusato di stupro nel 2010.