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Bologna raggiunto a Genova: da 0-2 a 2-2

Orsolini e Odgaard a segno, poi nel finale la doppietta di Pinamonti. Genoa-Bologna termina 2-2

Restava l’orgoglio da giocarsi a un Genoa decimato e depresso, e quello è bastato a fermare un Bologna fragile e molle, che imperdonabilmente ha smesso di giocare dopo aver segnato lo 0-2 su avversari moralmente a pezzi facendosi in un attimo rimontare. E ora la crisi di nervi rischia di essere tutta per i rossoblù emiliani, che non riescono più a vincere, nemmeno quando tutto si mette per il verso giusto e in discesa che più discesa non si potrebbe, facendosi del male da soli.

«La cronaca della partita»

Un doppio Pinamonti specula sugli errori grossolani del Bologna che butta via le reti di Orsolini e Odgaard con un secondo tempo difficile da spiegare per atteggiamento che cancella tutto quello che s’era visto nella prima parte di partita. Per il Genoa invece un punto d’oro visto il contesto, che rilancia l’orgoglio ferito.

Le scelte dei due allenatori

La pioggia di assenze porta i due tecnici a reinventarsi, Gilardino ci prova coi giovani, Italiano vara il cambio modulo, mandando Odgaard sulla trequarti a supporto di Castro. Debutta e da titolare Benji Dominguez, il talentino argentino inizia un po’ leggero ma i compagni si fidano e lo coinvolgono molto, facendogli prendere confidenza e coi minuti diventa una spina nel fianco per Sabelli. Segna anche un gol correttamente annullato, ma in generale si fa piacere.

Orsolini segna con la complicità di Vasquez

Moro e Freuler in mediana guidano con personalità e il centrocampo genoano nel mezzo fatica, con Miretti spaesato nel posizionamento tra le linee e Thorsby costretto a doppio lavoro. Il Bologna la chance grossa l’ha su un tiro rimpallato di Odgaard che carambola sul piede di Orsolini, ipnotizzato però da Leali. Allora il mancino giusto per liberare Orso dall’ossessione del gol mancante lo deve mettere Vasquez, con la deviazione decisiva che rende imparabile l’ennesimo tentativo del marchigiano che poi va a prendersi l’abbraccio di tutta la panchina. Bella liberazione per lui e per il Bologna, che però inizia più contratto un secondo tempo in cui Gilardino deve pescare dalla panchina altri meno che ventenni come Ekhator e Norton Cuffy per provare a dare anima a un squadra depressa.

Il raddoppio di Odgaard e la rimonta del Genoa

La mossa aiuta il Genoa ad alzare la testa e la pressione, complice qualche errore di troppo in impostazione, ma il gol lo segna ancora il Bologna con Odgaard di ghiaccio nello scagliare in rete una respinta corta da corner. Sembrerebbe un macigno sulle speranze liguri, ma il Bologna nel momento più sereno coi padroni di casa spinti verso il baratro inspiegabilmente sceglie l’harakiri. Prima si complica la vita con qualche avventura nella costruzione dal basso e passaggi ciccati in mediana, poi la svirgolata di Casale regala a Pinamonti l’1-2, per poi negargli il pareggio un istante dopo, ma solo rinviandolo perché l’ex Sassuolo a segno ci va comunque da calcio piazzato con linea difensiva bolognese alta e sorpresa. A quel punto il Bologna pensa più a salvare il pari che provare a riprendersela, la frittata è fatta, mentre alla fine i tifosi di casa scherniscono gli ospiti: «Serie B, siete come la Doria», ricordando l’anno che la Samp iniziò in Champions e chiuse con la retrocessione.

Genoa-Bologna 2-2 (0-1)Genoa (3-5-1-1): Leali; Marcandalli (1’st Norton Cuffy), Vasquez, Matturro; Sabelli, Miretti (20’st Zanoli), Frendrup (37’st Ankeye), Melegoni (1’st Ekhator), Martin; Thorsby (20’st Masini); Pinamonti. All.: Gilardino.Bologna (4-2-3-1): Ravaglia; Posch, Beukema, Casale, Miranda; Moro, Freuler; Orsolini (45’st Holm), Odgaard (31’st Fabbian), Dominguez (18’st Karlsson); Castro (31’st Dallinga). All.: ItalianoArbitro: Doveri di RomaReti: 37’pt Orsolini, 11’st Odgaard, 28’st, 40’st PinamontiNote: ammoniti Martin, Pinamonti

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