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Calcio donne, in Spagna una squadra vince con due transgender. “Finché sul documento ci sarà la F mi sentirò in regola”

L’Europa B è passata per 1-3 sul campo del Terrassa scatenando l’ironia sui social per la presenza di due giocatrici in fase di transizione verso il genere maschile. Una di loro si difende

La controversia sugli atleti transgender che gareggiano in categorie in cui sono fisicamente superiori ha sempre fatto discutere ed è tornata prepotentemente in auge quest’estate a causa del caso mediatico di Imane Khelif, oro nella boxe alle Olimpiadi di Parigi: nonostante l’algerina (avversaria anche dell’azzurra Angela Carini) fosse legittimamente presente ai Giochi in quanto intersex.

Due giocatrici in transizione verso il genere maschile

Ora un altro caso, avvenuto nel calcio, ha acceso le polemiche, soprattutto sui social. In Spagna la partita di lega femminile catalana tra Terrassa e Europa B ha visto la controversa partecipazione di due giocatrici trans nella squadra ospite che alla fine ha vinto 3-1. Si tratta degli attaccanti Nil e Alex (autrice del secondo gol), due giocatrici nate donne ma in piena transizione: non a caso hanno un aspetto maschile con tracce di barba sul volto.

L’attacco sui social: “Hanno più barba di me…”

Sui social in molti hanno notato la differenza: “Hanno più barba di me”, ha detto un utente, “Non voglio immaginare il momento della doccia dopo la partita…”, ha aggiunto un altro. Parecchi sostenitori del Terrassa hanno segnalato che “la differenza fisica era evidente. Sono inarrestabili per velocità e potenza”. Il club le ha sempre difese sottolineando che dal punto di vista burocratico sono ampiamente in regola con le normative federali.

Alex: “Lascerò il calcio femminile quando capirò di essere superiore alle altre”

Alex si è detta “satura di una situazione che si ripete continuamente”. Già in un’intervista concessa nel 2022 al quotidiano ‘El Debate’, aveva ribadito di non sentirsi un corpo estraneo in squadra: “Finché sul mio documento ci sarà la ‘F’ a indicare che sono una femmina, gioco nella categoria che mi corrisponde. E vi garantisco che nel momento in cui mi sentirò nettamente superiore, in grado di avere vantaggi sulle altre giocatrici mi farò da parte”. Inoltre aveva preannunciato che quando potrà giocare con gli uomini non lo farà per una questione fisica: “A quel punto lascerò il calcio perché non mi vedo competere in un campionato maschile”.

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