Questo sito contribuisce alla audience di
 

Klopp, la Red Bull e l’incrocio del destino con il Liverpool

Il tecnico tedesco, nuovo supervisore della galassia Red Bull, ritrova in Champion i Reds che ha guidato per nove stagioni

Poiché il destino fissa per noi appuntamenti che non pensavamo di avere in agenda, ecco che Jürgen Klopp – nelle vesti di nuovo Global Head of Soccer della Red Bull – questa sera affronta il Liverpool, il suo vecchio caro Liverpool guidato per nove lunghe stagioni in una simbiosi sentimentale con l’ambiente che ha pochi riscontri nel calcio moderno. RB Lipsia-Liverpool, ore 21, 3ª giornata di Champions League: una partita tra le tante, diversa però da tutte le altre. Pur entrando in carica ufficialmente il 1° gennaio 2025 – con un dorato contratto quinquennale pari a 10 milioni di euro all’anno – e si presume sfilandosi da una presenza allo stadio che risulterebbe ingombrante, è chiaro che in questa sorta di ritorno al passato vi si possa leggere in filigrana il rammendo di una storia personale che ha cambiato strada, pelle, senso.

Klopp supervisore della galassia Red Bull

Dopo aver allenato per ventitré anni, cogliendo tra Magonza, Borussia Dortmund e Liverpool svariate gratificazioni umane e professionali, Klopp è ora chiamato ad un nuovo ruolo. Nuova anche la sceneggiatura, nuovo – si presume – anche il film. Sarà infatti il supervisore della galassia Red Bull, un colosso comprensivo di quattro club in tutto il mondo (Salisburgo, Lipsia, Bragantino e New York), si occuperà dello staff scouting a livello internazionale e porterà in dote la sua esperienza al servizio della formazione degli allenatori.

L’esempio di Gipo Viani

Non suoni blasfemo sottolineare che – al netto degli anglicismi che si usano in questi casi – non si tratta di una novità di questi tempi: di un ruolo simile, solo per fare un esempio, se n’era già fatto carico Gipo Viani, quando negli anni 60 sovrintendeva il settore tecnico del Milan, si occupava in prima persona del calciomercato e governava – dall’alto dei suoi agganci e del prestigio del club rossonero – una serie di società-satellite ben liete di intrattenere rapporti così nobili. Insomma – ieri come oggi – il tentativo – scusate: la mission – di Viani e Klopp – era ed è quella di marchiare la gestione tecnica e manageriale del club, scontornando una filosofia che possibilmente sequestri la cronaca e, chissà, magari si ponga anche come modello.

Klopp, una scelta che ha diviso le tifoserie

Non esente dalle critiche di chi lo riteneva il più puro paladino del calcio romantico, con questa scelta di offrire il proprio sapere ad una multinazionale, Klopp ha diviso le tifoserie. Evitando il rischio di confondere le idee personali – Klopp ha sempre avuto posizioni liberali schierandosi a favore dei diritti civili, spendendo parole sagge per i migranti, manifestando preoccupazione per il cambiamento climatico – con la legittima preoccupazione di navigare in un mondo come quello del pallone che vive di incongruenze e contraddizioni, va detto che l’allenatore-guru che ha fatto del “Gegenpressing” il suo marchio, anche stavolta ribalta le certezze e parte con la “riaggressione” di un orizzonte.

Il legame unico con i tifosi del Liverpool

Negli anni di Liverpool (2015-2024), Klopp ha lasciato un ricordo indelebile. Non tanto e non solo per i trofei vinti (campione d’Inghilterra, d’Europa con la Champions e del mondo), ma perché è riuscito al contempo a riposizionare il club nell’élite del calcio e a riaffermare un’identità che prima di lui non si era spenta – stiamo pur sempre parlando del popolo di Anfield – ma un po’ scolorita sì. Il legame che si è creato tra i tifosi dei Reds e Jürgen è stato unico. Klopp – banalmente – ha reso felice un popolo. Ora che sta dall’altra parte chissà se, nella memoria di Liverpool, di quella felicità vi è ancora vivida traccia. Per la cronaca: il suo successore, Arne Slot, vanta un filotto di 10 vittorie nelle 11 partite ufficiali fin qui disputate e ha guadagnato, tra la sorpresa, il comando della Premier League

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

David James para due rigori a un ragazzino e fa imbufalire i tifosi del Liverpool: “Sei senza vergogna”

Mer Ott 23 , 2024
Durante l’intervallo della sfida contro il Chelsea, l’ex portiere dei Reds non si è intenerito davanti al bambino di 11 anni che sognava di far gol sotto la Kop

Da leggere

P