Bologna-Milan è rinviata a data da destinarsi. La decisione a causa delle condizioni meteo e del maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna nei giorni scorsi. Ad influire anche la decisione del sindaco e del prefetto di firmare un’ordinanza che impediva il normale svolgimento della gara valida per la nona giornata e inizialmente in programma il 26 ottobre alle ore 18. Il presidente del Milan Paolo Scaroni ha commentato così il rinvio: “Decisione incomprensibile”. Il Milan chiedeva la disputa della gara a porte chiuse e in campo neutro. Nelle ultime ore erano circolate le ipotesi di Empoli e Como. Niente da fare: ora la Lega Calcio dovrà trovare un buco nell’affollatissimo calendario. Entrambe le squadre sono impegnate anche in Champions League. La gara non verrà recuperata prima dell’inizio del 2025. “Al momento, calendario alla mano, il mese in cui sarà possibile recuperare la partita è febbraio, in base agli impegni in Coppa Italia e nelle coppe europee. In teoria ci sarebbe Natale (sorride, ndr) ma ora si cercherà di capire con le squadre se si trovano spazi anche prima, ma che al momento non sembrano esserci”. Così il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini nella conferenza stampa al termine dell’assemblea odierna in via Rosellini.
Fenucci: “Oggettiva difficoltà”
“C’è una situazione di oggettiva difficoltà della zona dello stadio, dove ci sono stati anche dei crolli. Al di là della solidarietà che sempre esprimiamo per le famiglie, c’erano però anche situazioni oggettive che rendevano difficile la disputa della partita a Bologna”. Lo ha detto l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci al termine della assemblea della Lega Serie A. “Mi sembra che il rinvio sia la scelta più saggia anche perché consente di salvaguardare l’incasso della partita che in parte verrà devoluto alle popolazioni colpite. Ipotesi recupero? Non lo so, parlatene sulla Lega perché è di loro pertinenza. Sono tematiche organizzative che vanno affrontate difendendo l’interesse delle parti. Giocare le partite a porte chiuse e senza pubblico credo che sia sempre una sconfitta per il movimento”.