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Juventus, Yildiz 10 di numero e di fatto: alle spalle di Vlahovic per rilanciarsi contro l’Inter

Il talento turco, opaco nelle ultime gare, ha parlato al portale della Fifa del paragone che da più parti è stato fatto con Del Piero: “È un onore, ma anche una responsabilità”

Sfruttare le assenze di Koopmeiners e Douglas Luiz per rilanciare Kenan Yildiz. Il palcoscenico più atteso dai tifosi della Juventus, il derby d’Italia con l’Inter, si trasformerà domenica sera in una grande opportunità per l’attaccante turco, uno dei giocatori più attesi del nuovo corso targato Thiago Motta. Qualche lampo a inizio stagione, il meraviglioso gol con il Psv, poi un lento ma inesorabile peggioramento delle prestazioni: oggi il 19enne talento bianconero è ancora a caccia di se stesso e paga probabilmente la notorietà, il fatto che le difese avversarie gli abbiano preso le misure, il peso delle responsabilità. A San Siro avrà l’occasione per riscattarsi e per tornare a incidere, magari alle spalle di Vlahovic: la posizione ideale per le sue caratteristiche, lasciata libera dalle assenze di Koopmeiners e Douglas Luiz.

Yildiz e i paragoni con Del Piero

Prima di trarre conclusioni affrettate, bisogna chiarire che nel percorso di crescita di un giovane calciatore, specialmente con le aspettative che circondano Yildiz, qualche passaggio a vuoto è fisiologico. In meno di un anno è passato dall’essere un giocatore della Next Gen con qualche apparizione in prima squadra in uno dei punti di forza della Juventus e della Turchia. Il numero 10 sulle spalle, i continui paragoni con Del Piero, il suo idolo fin da bambino, e con i campioni del passato hanno inevitabilmente acceso i riflettori su di lui e alzato le aspettative. Dopo la rete in Champions League i paralleli con Pinturicchio si sono sprecati: “Sembrava la sceneggiatura di un film – ha raccontato al portale della Fifa -. Se devo essere sincero, ero molto teso. In più, dovevo parlare in italiano. Però penso di essermela cavata bene. Del Piero è una persona esemplare, ogni tanto mi manda dei messaggi e parla. È fantastico”.

Dove giocherà Yildiz contro l’Inter

Domenica sera tornerà a San Siro, dove la scorsa stagione partì da titolare nella sconfitta che, di fatto, segnò la fine del campionato a favore dei nerazzurri, che distanziarono la Juventus volando verso lo scudetto della stella. Dopo aver giocato alle spalle di Vlahovic sia con il Como che con il Verona, partite in cui ha messo in difficoltà le difese avversarie e nelle migliori condizioni il compagno di reparto, tornerà a giocare alle spalle del serbo, forse la posizione ideale per lui. La zona di campo ideale per chi, come lui, indossa la maglia numero 10: “È un onore, ma anche una responsabilità. Hai l’orgoglio e la fiducia quando la indossi, però sei consapevole anche della responsabilità nei confronti di chi ti ha affidato una maglia così iconica. Mi piace, mi sento in grado di contribuire ancor di più al successo del club”. Domenica sera potrà dimostrarlo nella partita più importante di questo inizio di stagione.

Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez ancora assenti

Mancheranno giocatori importanti a Thiago Motta, specialmente Koopmeiners e Nico Gonzalez, ancora alle prese con i loro infortuni: il primo al costato, rimediato a Lipsia nella stessa sera in cui i muscoli dell’argentino l’hanno messo fuori causa. La coperta in avanti è corta, il peso dell’attacco sarà tutto sulle spalle di Vlahovic, sempre in campo da titolare in questa stagione, e Yildiz, che ha avuto la possibilità di rifiatare contro il Cagliari partendo dalla panchina. Se Motta scegliesse di piazzare il turco alle spalle del serbo, si creerebbe un vuoto a sinistra che potrebbe essere colmato da Cambiaso: mentre Weah e Conceicao, due esterni in grande condizione, dovrebbero giocarsi l’altra maglia da titolare. Non è da escludere che la posizione di Yildiz non cambi e che parta a sinistra, con Conceicao sulla destra e la coppia McKennie-Fagioli alle spalle di Vlahovic: gli ultimi allenamenti saranno fondamentali per sciogliere gli ultimi dubbi. L’unica certezza è che senza il miglior Yildiz, a pagarne le conseguenze sia tutta la Juventus.

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