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Il Liverpool perde la vetta ma non la partita: Arsenal rimontato, 2-2

I Reds escono imbattuti da Londra nonostante un pessimo primo tempo. City in testa dopo il successo di sabato

LONDRA – L’Arsenal si ferma ancora in Premier League, stavolta 2-2 in casa nello scontro diretto contro il Liverpool. E ora i punti dal City di Guardiola sono già cinque, dopo nove partite: 23 contro 18, stessa quota dell’Aston Villa dell’ex Unai Emery. Mentre è il secondo big match superato dai Reds di Arne Slot, seppur con grande fatica, dopo la vittoria in casa contro il Chelsea. Il Liverpool perde la vetta ma rimane a un punto dal Manchester ieri vittorioso in casa per 1-0 contro il Southampton ancora grazie ad Haaland.

Primo tempo tutto dell’Arsenal

Il Liverpool, senza Dogo Jota Chiesa, ancora infortunati, in attacco, non scende mi davvero in campo, almeno nel primo tempo. Nella ripresa la partita si cristallizza. L’Arsenal non osa più di tanto, il Liverpool arriva davanti all’area ma non è incisivo negli ultimi sedici metri. I cambi (dentro Gakpo, Szoboszlai e Tsimikas al posto di Luis Diaz, MacAllister e Robertson) non sembrano spostare la partita verso la squadra del Merseyside. Ma i Gunners non affondano. Un errore madornale, perché basta una azione all’incolore Liverpool per pareggiare i conti: Alexander Arnold lancia Darwin Nunez, Kiwior si fa scavalcare ingenuamente, e l’uruguaiano serve a Salah la palla di un immancabile pareggio. Gabriel Jesus manca il 3-2. Ma le brutte notizie per i londinesi continuano, perché escono infortunati due difensori, Timber e soprattutto Gabriel. Fischiatissimo dai tifosi di casa, come spesso accade oltremanica, l’arbitro Anthony Taylor, quello della finale Roma-Siviglia, per alcune decisioni poco convincenti, anche se non decisive.

Perde lo United, Ten Hag in bilico

Nell’altra di quattro partite oggi a Londra capitola invece 2-1 il Manchester United, dopo aver sprecato l’impossibile nel primo tempo e un contestatissimo rigore per il West Ham a 90esimo inoltrato, trasformato da Bowen. Ora il futuro di Erik Ten Hag è più in bilico che mai, con i Red Devils al 14esimo posto, a 11 punti e già a 12 di distanza dai cugini del City in vetta dopo soltanto nove partite di campionato. Lo United potrebbe sbloccare più volte la partita nel primo tempo, ma oltre a un grande Fabianski e un paio di legni, i due portoghesi Bruno Fernandes e soprattutto Diogo Dalot sprecano due enormi palle gol, con il terzino che riesce a calciare alto a porta vuota. Dopo aver cestinato tanta abbondanza, gli Hammers passano in vantaggio al 74esimo con Summerville che insacca dopo una discesa di Bowen e un mezzo provvidenziale liscio di Ings. Lo United la riprende con orgoglio e un colpo di testa di Casemiro. Ma in pieno recupero, De Ligt combina un pasticcio non nuovo nel suo curriculum e affonda i tacchetti sulle gambe di Ings, in una azione molto confusa. Bowen trasforma il rigore, con Onana che la sfiora all’angolo. Ed è sempre più profondo rosso per lo United.

Il Tottenham cede nel derby con il West Ham

Cade anche il Tottenham, in uno dei tanti derby di Londra, fuori casa contro il Crystal Palace per 1-0, grazie a Mateta nel primo tempo. Mentre il Chelsea di Enzo Maresca la spunta 2-1 in casa sul Newcastle grazie alle reti di Nico Jackson e Palmer dopo il pareggio di Isak, che a fine partita stecca clamorosamente il 2-2, mentre il redivivo capitano Reece James salva i blues in pieno recupero, ora al quinto posto a 17 punti, a sei del City del maestro Guardiola.

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