Questo sito contribuisce alla audience di
 

Milan-Napoli 0-2: Lukaku e Kvara, azzurri sempre più in fuga

Prestazione magistrale della capolista, che affonda i colpi nel primo tempo e controlla nella ripresa

Milano – Se è vero che sulla panchina di Fonseca doveva esserci Conte, secondo plebiscito virtuale dell’estate scorsa emerso pure dalle indagini dell’inchiesta ultrà, Milan-Napoli non poteva essere una normale sfida tra i due allenatori. In effetti non lo è stata: l’ha vinta l’ex ct della Nazionale, con la concretezza che gli è propria, ma l’ha persa anche il suo collega visionario, che può annotare sì i lampi di gioco, la capacità di reazione alla frustate e il progressivo allargamento della rosa dei titolari, però intanto ha 14 punti in 10 giornate: non esattamente un cammino folgorante. Invece il Napoli di punti ne ha 25, è in fuga continua e per strada ha lasciato solo i 3 dell’inopinata caduta iniziale a Verona e i 2 del pari in casa della Juventus, mica un disonore. La semplificazione non tiene conto delle pesanti assenze milaniste: Theo Hernandez e Reijnders squalificati (con caduta di stile nelle proteste per il rinvio della partita a Bologna alluvionata, che ha impedito di schierarli ieri), Gabbia, Abraham e Jovic infortunati, e in extremis (gastroenterite) Pulisic, il migliore finora. Ma il risultato l’ha deciso anche la rinuncia a Leao.

«La cronaca della gara»

Il castigo del talento si è rivelato controproducente: del quartetto avanzato Chukwueze-Loftus Cheek-Okafor-Morata si è constatata la qualità superiore dello spagnolo, capace di smarcare invano al volo Musah per il potenziale 1-1 evitato da Meret e di segnare di testa, appena dopo l’intervallo, l’illusorio 1-2, cancellato dal Var per fuorigioco: gli altri tre suoi compagni di reparto si sono persi in corse allampanate (Loftus-Cheek), pause troppo lunghe (Okafor) e ghirigori (Chukwueze), oltre a sguarnire assai la mediana, presidiata dal solo Fofana, data la spensieratezza di Musah.

Difesa rossonera friabile, Conte ne approfitta

Conte ha sfruttato la friabilità del modesto quartetto difensivo di Fonseca e appunto questo squilibrio tattico a centrocampo, dove la coppia Anguissa-Gilmour, aiutata dai ripiegamenti di Politano, si è dimostrata subito complementare, come da paradigmatico gol del rapido vantaggio, segnato su azione verticale da Lukaku, che si è fatto perdonare la “parata” a un rasoterra di Kvaratskhelia. Anguissa ha armato lo scatto possente di Lukaku: scrollandosi di dosso Pavlovic prima di infilzare Maignan, il belga ha offerto il metro dell’efficacia delle rispettive campagne acquisti. Il Milan, secondo nello scorso campionato, schierava 1 solo superstite dello scudetto 2022 (Maignan). Il Napoli, reduce dal decimo posto, ne esibiva 7 dello scudetto 2023 di Spalletti (in tribuna): il confronto stride parecchio.

Reazione Milan, Napoli chirurgico

L’1-0 è stato custodito con pragmatismo tale da fare pensare al tentativo di ingolosire il Milan (grazie ai tiri da fuori e a una leggerezza in palleggio di Buongiorno), per poi colpirlo in contropiede. Lo ha fatto a fine primo tempo – conversione e destro affilatissimo – Kvara, prossimo all’incontro per il rinnovo del contratto (che non implica tuttavia la permanenza nella prossima stagione, mentre Meret è vicinissimo all’accordo). Il capitano Maignan non è stato irreprensibile, col suo tuffo tardivo, il che accentua il concetto di un Milan altalenante. Disilluso dal Var sul gol di Morata, Fonseca si è infine arreso dopo un’ora: ha inserito l’immusonito Leao, al quale è riuscita qualche fuga, e il debilitato Pulisic. La difesa del Napoli, più tardi puntellata a 5 col terzino Mazzocchi, ha retto l’urto senza ansie. Né la chiamata finale del sedicenne Camarda poteva risultare taumaturgica, a differenza dei 48 milioni di euro della plusvalenza di Tonali, propedeutici all’attivo di bilancio. Conte ha festeggiato in mezzo al campo: San Siro deve essergli sembrato piazza del Plebiscito.

MILAN 0 NAPOLI 2

5′ pt Lukaku, 43′ pt Kvaratskhelia.

Milan (4-2-3-1): Maignan – Emerson Royal (17′ st Pulisic), Thiaw, Pavlovic, Terracciano – Fofana, Musah – Chukwueze, Loftus-Cheek (42′ st Camarda), Okafor (17′ st Leao) – Morata. All. Fonseca.

Napoli (4-2-4): Meret – Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera – Anguissa, Gilmour – Politano, Lukaku (32′ st Simeone), McTominay, Kvaratskhelia (32′ st Neres). All. Conte.

Arbitro: Colombo

Note: amm. Olivera. Spettatori 75501.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Serie B: Sassuolo e Spezia pareggiano, il Pisa resta solo in testa

Mar Ott 29 , 2024
I neroverdi si fanno riprendere due volte (2-2) dalla Juve Stabia, i liguri si fanno rimontare (1-1) a Brescia. Pareggiano anche la Cremonese (2-2 a Modena), il Bari (0-0 con la Carrarese) e la Salernitana (1-1 con il Cesena). Vince solo il Cosenza (0-1 a Reggio Emilia)

Da leggere

P