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Conte all’esame Atalanta: “Loro un esempio, non ci pensiamo proprio a snobbarli”

Il tecnico del Napoli: “Affronteremo una realtà del nostro calcio, Gasperini si è sudato e meritato tutto nella sua carriera”

CASTEL VOLTURNO – Da un esame all’altro. La vittoria di San Siro contro il Milan è già alle spalle e incombe per il Napoli la super sfida di domenica mattina (ore 12.30) al Maradona contro l’Atalanta, attesa con rispetto da Antonio Conte. “Affronteremo una realtà del nostro calcio, una squadra che ha vinto l’Europa League e va considerata una delle grandi. Ho molta stima e rispetto per Gianpiero Gasperini, è stato anche un mio allenatore: si è sudato e meritato tutto nella sua carriera. Loro hanno un organico attrezzato per essere protagonista in Champions, a differenza del nostro. Ne consegue che non ci pensiamo proprio a snobbarli, casomai può succedere il contrario”, ha detto a Castel Volturno il tecnico leccese.

Conte e l’esempio Atalanta

Conte ha poi ribadito il suo punto di vista sul primato in classifica degli azzurri. “Continuo a dire per la mia esperienza che abbiamo un percorso da compiere, anche se mi auguro di sbagliarmi. Ora è un momento positivo e ce lo godiamo, ma so che certi traguardi di solito si raggiungono soltanto attraverso un certo tipo di percorso. Come quello che hanno fatto i nostri prossimi avversari per vincere l’Europa League. Per noi possono essere un esempio. Non so dire invece se questa può essere etichettata come una sfida scudetto, ma di certo lo sarà per un piazzamento nelle zone altissime della classifica”.

La strada è ancora lunga

L’allenatore del Napoli sa che dopo dieci giornate il cammino è ancora molto lungo. “Sono credente e praticante, i miracoli li ha fatti soltanto una persona e io prego sempre, anche per la salute dei miei giocatori. Dio vede e provvede, noi dobbiamo lavorare ed essere sempre compatti: società, allenatore e squadra. Si vince e perde tutti insieme. Ma non possiamo permetterci di sbagliare nulla, questo è certo. Aiutati che Dio ti aiuta. Non ci sono per adesso dei meriti da dividerci”.

Il “noi” prima dell’io

È questo lo spirito con cui Conte sta riportando in alto il Napoli, esaltato dalla ritrovata solidità della squadra. “Dissi subito che la colpa dei 48 gol subiti nel campionato scorso non era solo del reparto arretrato, ma di una fase difensiva non all’altezza. Ora allo stesso modo dico che stiamo subendo poche reti per merito del lavoro e dello spirito si sacrificio di tutta la squadra. Lo stesso deve valere per l’attacco. Il “noi” viene sempre prima dell’io”. Solo i tifosi secondo il tecnico leccese hanno il diritto di non imporsi alcuna regola comportamentale. “L’entusiasmo che ci circonda per noi deve essere benzina e bisogna cavalcarlo, non spegnerlo. Vogliamo che i tifosi siano orgogliosi di noi, ogni volta. Sentirli cantare a Milano ci ha dato forza e riempito il cuore. È giusto che loro sognino il massimo”.

Ancora out Lobotka

Al Maradona domenica saranno in 50 mila e Conte confida nella spinta del dodicesimo uomo. “L’Atalanta ha il miglior attacco della Serie A e non sarà facile. Il nostro primo obiettivo sarà fare gol, il secondo non prenderne. Così si vince”. Nel Napoli ci sarà un’assenza pesante. “L’infortunio di Lobotka non era una cosa di poco conto, lo stiamo recuperando senza affrettare i tempi. Ma sono contento di Gilmour, sta confermando che su di lui si può contare”. Per il resto ci sarà in campo la stessa squadra di San Siro. Gli azzurri vogliono blindare il loro primato.

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