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Le sliding doors di Buongiorno: rifiutò l’Atalanta, oggi vuol fermarla

Il difensore disse no ai bergamaschi durante il mercato del 2023. Poi De Laurentiis ha sbaragliato la concorrenza pagandolo 35 milioni

Indossa la maglia azzurra con orgoglio ed è padrone di casa allo stadio Maradona, ma ha rischiato seriamente di trovarsi dall’altra parte. Napoli-Atalanta è un incrocio particolare per Alessandro Buongiorno, il nuovo “ministro della difesa” della squadra di Antonio Conte.

Nell’estate 2023 è stata l’Atalanta a cercarlo con insistenza. Gasperini – che ha occhio nell’individuare i talenti – lo aveva chiesto espressamente per completare il suo mosaico. Sul piatto 25 milioni di euro al Toro per completare l’affare. Ma Buongiorno parlò con il presidente granata Cairo e alla fine rifiutò: aveva voglia di disputare un’altra stagione in granata, il colore che lo ha accompagnato sin da quando era un bambino.

Ha disputato un campionato di alto livello come rendimento e poi in estate ha detto sì ad Antonio Conte: il gradimento è arrivato poco prima degli Europei ed è stato il presupposto fondamentale per definire la trattativa tra il Napoli e il Toro. De Laurentiis ha aumentato la proposta dell’Atalanta chiudendo l’affare per 35 milioni di euro (più 5 di bonus) e ha garantito al Napoli un leader assoluto del reparto arretrato.

Il feeling tra Buongiorno e l’azzurro è stato immediato. Conte lo ha impiegato prima da braccetto sinistro (nel 3-4-2-1), poi da centrale assieme a Rrahmani nella svolta tattica cominciata contro la Juventus. Buongiorno non ha avuto nessun problema, il rendimento è rimasto di alto livello.

È semplicemente decisivo e ha cambiato volto al reparto arretrato del Napoli che da colabrodo (48 reti incassate nello scorso campionato) si è trasformato in una fortezza inespugnabile con appena 5 gol al passivo (tre al debutto contro l’Hellas Verona).

Buongiorno è sinonimo di sicurezza assoluta: è implacabile nelle chiusure ed è sempre attento sull’avversario. È praticamente un muro invalicabile.

Conte gli sta chiedendo tanto pure in fase di impostazione e il risultato sta migliorando. Il 24enne nato a Torino ha già festeggiato il primo gol in maglia azzurra: lo ha fatto a Cagliari nel 4-0 del Napoli alla Domus Arena.

Gli piacerebbe ripetersi allo stadio Maradona che oggi sarà gremito in occasione del match contro l’Atalanta. Il feeling con Buongiorno è stato immediatamente alto. È partito tutto da una sua dichiarazione estiva, quando ha spiegato il suo rifiuto alla Juventus. La Vecchia Signora lo ha cercato tanto durante il mercato, ma il suo no è stato irremovibile: «Non potevo tradire me stesso», ha spiegato il difensore che ha una storia importante con il Toro: è cresciuto nel settore giovanile e ha fatto tutta la trafila fino a diventare capitano. Per chi ha letto i nomi a Superga in occasione della cerimonia di commemorazione degli eroi del grande Torino sarebbe stato complicato indossare il bianconero. Ha scelto l’azzurro e a Napoli si è ambientato subito tanto da utilizzare pure la parola “cazzimma” sui social per festeggiare l’impresa di San Siro contro il Milan. Ne serve ancora per superare pure l’ostacolo Atalanta che ha il miglior attacco della serie A e restare al primo posto.

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