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Inter-Venezia 1-0: ci pensa Lautaro, poi il Var salva i nerazzurri al 100’. Il Napoli è avanti un solo punto

Finale rovente al Meazza. Sverko impatta il vantaggio siglato dall’argentino, ma un tocco di mano lo beffa. Domenica prossima la sfida scudetto con gli azzurri

MILANO – Tutto secondo i piani, forse anche meglio, nonostante il brivido finale. Vincendo 1-0 in casa con il Venezia, con un gol annullato agli ospiti al settimo minuto di recupero (decisione arrivata comunque quando il cronometro segnava 100) per fallo di mano di Šverko, Simone Inzaghi ha fatto tutto quello che voleva e probabilmente anche di più: ha risparmiato Acerbi e Calhanoglu (il turco entrato nella ripresa) appena rientrati dall’infortunio, ha tenuto la porta immacolata, ha visto di nuovo segnare capitan Lautaro a San Siro in campionato dopo 249 giorni, e si prepara a giocarsi la vetta della classifica a San Siro contro il Napoli di Antonio Conte, che una minoranza rumorosa di tifosi nostalgici rivorrebbe a Milano. Vincendo anche domenica prossima i nerazzurri, ora in ritardo di un solo punto, si porterebbero da soli in testa, con due punti di vantaggio su Lukaku e compagni e almeno altrettanti su Atalanta e fiorentina. Un’occasione enorme, anche perché arriva prima della sosta delle nazionali di novembre.

«La cronaca della gara»

Intanto, mercoledì ospite al Meazza sarà l’Arsenal, scivolato al quinto posto in Premier League dopo avere perso in malo modo a Newcastle, con il 64 per cento di inutile possesso palla e un solo tiro in porta, abbastanza per fare imbestialire Arteta in panchina. Battendo anche i Gunners, ammaccati quanto e più degli azzurri, l’Inter nella classifica unica della in Champions arriverebbe a 10 punti, tantissimi in quattro partite, una mezza ipoteca almeno per i playoff. Ma tanto in coppa, quanto in campionato contro la capolista, quello che i nerazzurri hanno fatto contro il Venezia, pur lodevole, potrebbe non bastare.

Sommer tiene a galla l’Inter

Nel primo tempo contro la squadra di Di Franceso l’Inter è partita forte, ha tenuto palla, ha fatto nove tiri contro i due degli ospiti, nonostante qualche pasticcio a centrocampo, di Zielinski in particolare, che ha fatto arrabbiare Inzaghi. E sul più bello, né Lautaro né Thuram sono riusciti a fare nulla di davvero pericoloso per Stankovic, portiere di talento, figlio dell’idolo nerazzurro Deki, e prodotto del vivaio interista. È stato il suo compagno di stanza Oristanio, calciatore sassofonista, altro ragazzo cresciuto alla Pinetina, ad avere la più bella occasione prima della pausa: cross di Idzes, tocco di Pohjanpalo, gran botta parata da Sommer con riflessi da film sul kung-fu.

Il guizzo di Lautaro, il brivido del Var

Con una tattica da Formula 1, l’ex allenatore della Roma ha tentato l’undercut, anticipando i cambi e mettendo in campo dall’inizio del secondo tempo un nuovo terzino, Sverko, e una nuova mezzala, Busio, che ha dato ritmo alla squadra. Ma dopo cinque minuti è stata l’Inter a farsi pericolosa, con una delle specialità della casa: Dimarco mette una palla indietro dal fondo, Mkhitaryan liberissimo in area insacca. In fuorigioco, però. Un quarto d’ora dopo, cross del solito Dimarco, Lautaro in gol, e subito i cambi, con il ritorno in campo di Calhanoglu. Da lì l’Inter ha gestito, senza mai sopraffare il Venezia, fino al colpo di scena finale: cross di Haps e gol di Sverko, annullato dal Var, che senza nemmeno richiamarla al monitor ha segnalato all’arbitro Ferreri Caputi il tocco di mano del difensore, che è saltato sulla schiena di Bisseck. A esultare sono stati prima i veneziani in settore ospiti, poi tutto il resto di San Siro, sui ci spalti si sono affollati in 67mila, tantissimi visto il match. Dopo inchieste, arresti e guai vari, in curva dell’Inter è successa una piccola cosa bella. Al secondo anello verde è stato srotolato lo striscione: “Vicini al dolore del popolo valenciano”.

Inter-Venezia 1-0 (0-0)

Inter (3-5-2) Sommer 6.5 – Pavard 6.5, De Vrij 6, Bastoni 6 (25’ st Bisseck 6) – Dumfries 6.5, Barella 6.5 (25’ st Calhanoglu 6), Zielinski 5.5 (39’ st Frattesi Sv), Mhkitaryan 6, Dimarco 7 (32’ st Darmian 6) – Lautaro 7 (25’ st Taremi 6), Thuram 5.5. All. Inzaghi 7

Venezia (3-5-2) Stankovic 7 – Altare 5.5 (1’ st Sverko 5), Svoboda 5.5, Idzes 6.5 – Zampano 5.5 (32’ st Ellertsson 6), Nicolussi Caviglia 5.5 (38’ st Yeboah Sv), Andersen 5.5 (32’ st Duncan 6), Crnigoj 5.5 (1’ st Busio 6.5), Haps 6 – Pohjanpalo 6, Oristanio 6. All. Di Francesco 6

Arbitro Ferrieri Caputi 6Reti: Lautaro 20’ st

Note Ammoniti Pavard, Frattesi, Zampano. Spettatori 66.326

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