Zero gol subiti in quattro partite di Champions. Il dato che più piace agli allenatori italiani (e anche ai tifosi) appartiene, in questa edizione della coppa, a due sole squadre: l’Inter, che ha conquistato dieci punti, con tre vittorie e un pareggio, e l’Atalanta, che è a quota otto, dopo due successi e due pari. Il Liverpool, che comanda la classifica a punteggio pieno, ne ha subito uno, segnato dal milanista Pulisic nella sfida di San Siro. Così come l’Arsenal, battuto al Meazza dai nerazzurri con un rigore di Çalhanoglu e l’Aston Villa, vittima della “follia” di Tyrone Mings, che ha raccolto il pallone in area con le mani, pensando che il gioco fosse fermo, e ha così causato il rigore poi trasformato ieri sera dal Bruges.
Inzaghi: “Dato fondamentale per la differenza reti”
Sia Inzaghi che Gasperini non hanno nascosto tutta la loro soddisfazione per il dato statistico: “Un orgoglio personale – ha detto il tecnico interista – ma sarà fondamentale continuare così. La classifica si deciderà per un gol segnato in più o uno subito in meno”. L’Inter contro il club londinese ha giocato veramente all’italiana, come raramente le capita. Ha attaccato solo quando ne ha avuto le possibilità, ha difeso tanto e bene, ha concluso la partita con il più prudente dei moduli: 5-4-1. Tutto questo in un match in cui l’allenatore ha inizialmente tenuto in panchina Bastoni, Acerbi, Barella, Dimarco e Thuram, pensando alla sfida di campionato di domenica sera, sempre a San Siro, col Napoli capolista. Giusto sottolineare che sullo 0-0 c’era un rigore per l’Arsenal, non concesso dall’arbitro Kovacs, per l’uscita di Sommer che ha colpito alla testa Merino. Però il dato della solidità interista rimane.
Gasperini: “Un orgoglio, abbiamo affrontato squadre fortissime”
Molto soddisfatto anche Gasperini, dopo il 2-0 conquistato a Stoccarda grazie alle reti di Lookman e Zaniolo. Le sue parole hanno ricalcato quelle di Inzaghi: “Zero gol in Champions è importantissimo, vista anche la forza delle squadre che abbiamo incontrato. Ce la siamo sudata ed è un grande orgoglio per tutti noi: sarà una classifica che si giocherà sulla differenza reti e dunque un gol fatto in più o subito in meno sarà fondamentale”. In Germania l’Atalanta ha saputo soffrire e alla fine ha meritato, affrontando un’avversaria che gioca e lascia giocare.
La rabbia di Ancelotti per i troppi gol subiti dal Real Madrid
Gli allenatori italiani hanno un background comune, a qualunque livello siano arrivati. Lo ha confermato Carlo Ancelotti, dopo il 3-1 subìto al Bernabeu dal Real Madrid contro il Milan. A Fabio Capello che gli faceva notare i troppi gol falliti dalla sua squadra, il tecnico emiliano ha risposto: “Certamente dobbiamo registrare molte cose in campo. La prima però è la difesa, la base di tutte le squadre. Anzitutto i gol non si subiscono. Dopo, ma solo dopo, si cerca anche di segnarli”.