CAGLIARI – Vicino alla porta dello spogliatoio del Cagliari c’è una gigantografia di Gigi Riva. Due giocatori rossoblù l’hanno sfiorata con le dita, prima della partita. Il loro gesto delicato sembrava quasi la richiesta di una muta benedizione. In effetti, se il martedì il Milan domina al Bernabeu in Champions il Real Madrid campione d’Europa e il sabato pareggia con troppi patemi nella piccola arena provvisoria accanto al rudere del Sant’Elia, che attende da tempo l’abbattimento per fare posto al futuro e ancora un po’ chimerico stadio intitolato all’eroe di Sardegna, viene spontaneo attribuire alla trascendenza questa concatenazione degli eventi.
Gigi Riva per sempre
In realtà sarebbe stato più prosaico, per primo, proprio Gigi Riva, che giovedì 7 novembre ha compiuto 80 anni: il presente è d’obbligo qui, perché dallo scorso gennaio non passa giorno senza un pellegrinaggio sulla sua tomba nel cimitero di Bonaria, tra mirto e salsedine. Con la sua voce arrochita dalle sigarette, Rombo di tuono avrebbe fatto notare che questo 3-3 è carico di paradossali saliscendi: l’1-0 immediato di Zortea su distrazione dell’intera difesa milanista, i due scatti letali di Leao a capovolgere il risultato, il pari a inizio ripresa del terzino Zappa su regalo di Fofana, il 3-2 di Abraham appena entrato al posto dell’imberbe Camarda per spingere in porta la respinta corta del portiere Sherri a un destro di Pulisic, infine il pari di Zappa goleador raffinato, altro che nomen omen, con uno squassante destro al volo.
I tanti gol presi dai rossoneri
Riva avrebbe fatto notare che forse non era oro, tutto ciò che sembrava luccicare a Madrid, dove il Real è stato immobile ostaggio dei capricci tattici di Vinicius e Mbappé. Avrebbe anche rilevato, a proposito di tattica, che stavolta il Milan non ha subito solo 3 gol (il computo poco onorevole è adesso di 14 in 11 partite di campionato, e di 20 in 15, Champions inclusa), ma addirittura 5: il Var ha annullato per lieve fuorigioco quello di Piccoli (dribbling su Maignan) e l’eventuale terzo di Zappa, che sarebbe entrato, sull’1-2, anche senza la leggera deviazione di Viola. Né Riva si sarebbe astenuto dal rilevare un pervicace masochismo: il Cagliari di Nicola ha sfondato sempre dalle fasce, coi cross di Augello e con le puntate di Luvumbo, e il Milan ha perso praticamente tutti i duelli aerei.
Tanta vulnerabilità chiama in causa Theo Hernandez, formidabile terzino d’ala ma marcatore ordinario quanto distratto, oltre al friabile Emerson Royal e a Thiaw e Pavlovic, flebili colpitori di testa. Così il Cagliari ha potuto mascherare le incertezze del portiere Sherri, promosso titolare: nel finale è bastato a Nicola inserire il veterano Pavoletti e il frenetico Lapadula, per mettere in crisi Fonseca, che nel frattempo aveva invano infoltito la difesa con una linea a 5.
Leao ritrovato
Il Milan può rallegrarsi del debutto da titolare di Camarda, lanciato dall’infortunio di Morata: il ragazzo che ha voluto restare a tutti i costi, invece di andare a Manchester allo United o al City, ha fatto utile apprendistato sul campo, duettando via via con Leao. Il quale, risorto al Bernabeu sotto gli occhi dell’intera dirigenza e di Gordon Singer per conto del fondo Elliott (creditore dall’azionista di maggioranza Cardinale di quasi 700 milioni), si è confermato il calciatore più prezioso della rosa, tecnicamente e finanziariamente: “Recuperemo i punti: tutti ne perdono”, ha chiosato Fonseca, pensando alla corsa scudetto. Nicola è ripassato soddisfatto davanti alla porta dello spogliatoio: “Gigi Riva sarebbe stato orgoglioso di noi”.
Cagliari-Milan 3-3 (1-2)Cagliari (4-2-3-1): Sherri, Zappa, Palomino (28′ st Wieteska) Luperto, Augello; Makoumbou (34′ st Marin), Deiola; Zortea (34′ st Lapadula) Viola (28′ st Gaetano) Luvumbo; Piccoli (34′ st Pavoletti). (1 Ciocci, 22 Scuffet, 33 Obert, 16 Prati, 97 Felici, 37 Azzi, 21 Jankto, 80 Kingstone) All. NicolaMilan (4-2-3-1): Maignan, Emerson Royal (36′ st Tomori) Thiaw, Pavlovic, Hernadez; Fofana, Reijnders; Chukwueze (20′ st Loftus Cheek) Pulisic (36′ st Musah), Leao (36′ st Okafor), Camarda (20′ st Abraham) (57 Sportiello, 96 Torriani, 2 Calabria, 42 Terracciano). All. FonsecaArbitro: Fabbri di RavennaReti: 2′ pt Zortea, 15′ e 40′ Leao, 8′ st Zappa e 43′ st , 24′ st AbrahamAngoli: 6-3 per il Cagliari.Recupero: 3′ e 4’Ammoniti: Fofana, Hernandez per scorrettezze.Spettatori: 16271.