LONDRA – Chelsea-Arsenal 1-1 dice molte cose, nonostante il risultato pianeggiante. La prima che è le due squadre in questo momento non possono fare a meno di due giocatori: il portoghese Pedro Neto per i padroni di casa e il norvegese Odegaard per i gunners, che lo hanno ritrovato dopo settimane di sua assenza per infortunio. Durante le quali la squadra di Arteta è mancata palesemente di fantasia in mezzo al campo e di quel collante che solo lui riesce a spalmare tra centrocampo e attacco. Non è un caso che il vantaggio dell’Arsenal (Martinelli, su penosa difesa del primo palo del portiere Sanchez ) arrivi proprio da una invenzione dalla destra del 25enne scandinavo.
L’importanza di avere Odegaard e Pedro Neto
Neto invece, da qualche partita, ha dato quella profondità, consistenza e imprevedibilità sulla fascia sinistra che la squadra di Maresca cercava disperatamente. E che sinora non aveva trovato nemmeno nello spaesato Mudryk, pagato oltre 100 milioni dai blues con un folle contratto (come molti altri nuovi acquisti) di otto anni. Anche oggi il 24enne ex Wolves si è superato, con una rasoiata da fuori area al 70esimo (dieci minuti dopo il gol di Martinelli) che ha sorpreso Raya ma anche due centrali spesso imperiosi come Gabriel e Saliba.
Un pari che non fa contento l’Arsenal
Alla fine però è 1-1, per un pareggio giusto, che di certo non accontenta l’Arsenal. Non solo perché nei minuti finali della partita il belga Trossard si è divorato clamorosamente la vittoria, su azione sempre innescata da Odegaard. Ma soprattutto, i gunners hanno perso altri due punti nella corsa alla Premier League, che dopo le delusioni degli ultimi due anni oramai sta diventando una chimera. Ora la squadra di Arteta è addirittura nove punti sotto il Liverpool di Arne Slot, che all’esordio sta dominando in Inghilterra e in Champions League. Un divario sempre più arduo da colmare, soprattutto se i londinesi continuassero a fare simili passi falsi, dopo il pari di oggi e le due precedenti sconfitte contro Inter e Newcastle.
Il Chelsea acquisisce solidità
Il Chelsea di Maresca, invece, sta migliorando e acquisendo sempre più solidità. Oggi è stata una nella prova di maturità contro un Arsenal che ha gli stessi punti dei blues: 19, come anche Forest e Brighton che ieri ha clamorosamente inflitto la quarta sconfitta consecutiva stagionale al City di Pep Guardiola, secondo a 23 lunghezze ma a 5 dall’Arsenal. Piccole primedonne crescono. Ma l’unico adulto nella stanza di questa Premier League sembra inaspettatamente il Liverpool di un ex sconosciuto come Slot.