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Antonio Conte furioso: “il Var alimenta i retropensieri”

Alla fine della sfida con l’Inter, il lungo sfogo dell’allenatore del Napoli per il rigore concesso ai nerazzurri e sbagliato da Çalhanoglu

Rieccolo, l’Antonio furioso. Come quando nel 2013, allenatore della Juventus, dopo un 1-1 col Genoa, per un presunto rigore non dato disse: “Non se l’è sentita”. Come quando nel 2021 attaccò Maresca, “sei sempre tu”, dopo uno 0-0 della sua Inter con l’Udinese. Questa volta se la prende col Var, reo di non essere intervenuto per correggere l’arbitro Mariani, che ha concesso rigore all’Inter per un contatto fra Dumfries e Anguissa, che ha colpito sul piede sinistro in area di rigore l’esterno nerazzurro. Intervenendo a Dazn, Conte si è lasciato andare.

Conte: “Il Var deve correggere gli errori arbitrali”

Durante la moviola dell’ex fischietto Luca Marelli, ha detto: “Scusate se intervengo ma che significa che il Var non può intervenire se c’è un errore? Quando gli conviene intervengono, quando non gli conviene non intervengono. Una decisione dell’arbitro può cambiare una partita. Il Var o c’è o non c’è, deve correggere gli errori, altrimenti tutti si nascondono dietro questa situazione qua. Il Var se c’è deve intervenire, punto e basta, che vuol dire che decide l’arbitro?”. Ha precisato che la posizione non è solo la sua, ma di tutti i suoi colleghi, quando si trovano di fronte a quelli che ritengono essere torti arbitrali, non raddrizzati grazie al controllo davanti ai monitor: “È una cosa che mi fa incazzare, come penso tutti gli allenatori. A livello di logica il Var deve essere utilizzato per correggere gli errori o segnalare situazioni non viste dall’arbitro. È un errore clamoroso quello di Mariani che può incidere sul risultato. Ci troviamo di nuovo una situazione che fa venire retropensieri a tutti. Eravamo partiti benissimo col Var, perché interveniva, ora ci sono dei distinguo. Il Var deve chiamare l’arbitro a vedere, poi lui può confermare o cambiare la decisione”.

Conte contrario al Var a chiamata

Quando Marelli ha provato a spiegare che esistono decisioni che sono lasciate al direttore di gara in campo, l’allenatore del Napoli ha risposto: “Non sono d’accordo, il Var è un oggetto che dovrebbe esser utilizzato e farmi sentire più sicuro, io non mi sento più sicuro. Fatemi capire, deve intervenire se c’è un errore punto e basta. E non lasciare la decisione all’arbitro”. All’ex ct non piace nemmeno l’idea del Var a chiamata come nel tennis, attivabile dalle squadre: “Che significa Var a chiamata? Ma il Var deve chiamare l’arbitro se c’è un errore, perché devo essere io a chiamarlo? C’è uno strumento che è bellissimo se utilizzato in maniera seria e onesta. Se ha sbagliato l’arbitro gli fai fare una figura di cacca in meno”.

Conte: “Non siamo stati sparring partner”

Parlando finalmente della partita, prima di tornare dai suoi giocatori, Conte ha analizzato così la prestazione: “Non venivamo a fare da sparring partner contro la squadra più forte del campionato, è stato giusto affrontarla con forza e personalità a tutto campo, Sono soddisfatto, non era semplice, sappiamo benissimo che tutti noi stiamo lavorando tanto, stiamo facendo miglioramenti. Non è un caso se vieni a San Siro due volte e una a Torino e fai sempre risultato: ci sono dei valori, i ragazzi mi stanno dimostrando tanto, potevamo fare di più, abbiamo commesso degli errori, ma sono convinto che ci sarà un miglioramento”. Ma come spesso succede quando c’è lui di mezzo, più che della prestazione della sua squadra, fanno parlare le sue parole.

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