FIRENZE – Andriy Shevchenko, presidente della Federcalcio ucraina, premiato a Coverciano con l’ingresso nella Hall of fame del calcio italiano, ha letto dal palco dell’Auditorium una lettera emozionante (“l’ho pensata e scritta parola per parola e mentre la scrivevo mi commuovevo”). Shevchenko, che ha ricordato come l’incubo della guerra non accenni a finire (“ogni notte sotto i bombardamenti è sempre peggio”), si è rivolto al mondo che lo ha fatto diventare Pallone d’oro con la maglia del Milan e al quale è rimasto legatissimo.
La lettera di Shevchenko
“Caro calcio italiano, questa è la lettera di un bambino ucraino che sognava di arrivare da te. Il nostro primo incontro è stato in tv e mi sono subito innamorato di te, dinanzi a grandi campioni restavo fermo come si resta fermo dinanzi a un’opera d’arte. Il mio primo viaggio da bambino è stato in Italia e da subito mi ha colpito tutto della gente. Mi dissi che volevo tornare e sono tornato. Caro Milan, grazie per questo viaggio insieme. Ho conosciuto persone straordinarie come Berlusconi, Galliani, Braida e la famiglia Maldini. Entrare nella Hall of Fame del calcio italiano è un privilegio: Coverciano non è solo la casa dell’Italia, ma una istituzione conosciuta ovunque, da qui sono usciti i più grandi allenatori. Infine voglio ringraziare l’Italia per essere al nostro fianco in questo momento difficile, quello che per altri è normalità per noi è speranza in questo momento molto difficile. Italia ti voglio bene”.
Tutti i premiati
Questi tutti i premiati della dodicesima edizione della Hall of fame.
Calciatore italiano: Daniele De Rossi
Allenatore: Luciano Spalletti
Calciatore straniero: Andriy Shevchenko
Calciatrice: Valentina Giacinti
Veterano: Roberto Boninsegna
Dirigente: Ariedo Braida
Premi alla Memoria: Agostino Di Bartolomei, Vincenzo D’Amico, Manlio Scopigno
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