BRUXELLES – Profeta in patria. Il tempo di rimettere piede nel suo Belgio e Romelu Menama Lukaku Bolingoli da Anversa, 31 anni compiuti lo scorso 13 maggio, ha indossato di nuovo il costume di Big Rom: il supereroe dei Red Devils che da queste parti nessuno oserebbe mettere mai in discussione, come sta viceversa succedendo in Italia. Parlano i numeri: 83 gol in 119 presenze con la maglietta della Nazionale, di cui è di gran lunga il capocannoniere all time e pure in tutte le principali competizioni, Mondiali (6 reti), Europei (5) e Nations League (10). Ecco perché il ct Domenico Tedesco, i compagni e soprattutto i tifosi l’hanno riaccolto con le braccia aperte, come si conviene a un leader. “Ora è pronto per ridarci una mano…”, ha detto infatti con grande entusiasmo il ct, costretto per un paio di mesi ad arrangiarsi in avanti.
L’autoesclusione dopo gli Europei
Lukaku si era autoescluso dalla scena internazionale dopo gli Europei di luglio in Germania e aveva preferito rinunciare alle due precedenti convocazioni, per dedicarsi esclusivamente al suo nuovo club: il Napoli. Ma era tutto previsto e calcolato, con l’ok del Belgio, la regia di Antonio Conte e il benestare di Big Rom, che doveva del resto riavvicinarsi senza rischi alla sua condizione migliore e ha approfittato dunque delle soste di Serie A per sottoporsi a un imponente lavoro specifico al centro sportivo di Castel Volturno: doppie sedute giornaliere.
Lukaku appesantito nelle ultime uscite
Si spiega anche così la “pesantezza” nelle ultime gare di Lukaku, che invece era partito fortissimo facendo gol nel debutto in campionato con il Parma e trascinando il Napoli nella goleada di Cagliari. Il bomber si era allenato da solo estate nel miglior modo possibile, ma privilegiando la brillantezza rispetto al fondo. L’ideale per farsi apprezzare subito dai suoi nuovi tifosi, ma non per avere il serbatoio pieno fino al termine della stagione. Per questo Conte e il suo staff lo hanno letteralmente messo sotto, in particolare durante le soste precedenti del campionato, in cui Big Rom ha rinunciato pure alla Nazionale.
Il vero Lukaku
Ma adesso è cominciata la fase di scarico e per questo giocare anche con la maglia del Belgio può aiutare Lukaku ad arrivare più in fretta al top della sua forma. Qualche progresso si dovrebbe vedere già nella sfida di stasera contro l’Italia, in cui il centravanti sarà subito rilanciato tra i titolari. Contro di lui tanto Napoli. Spalletti ha voluto infatti con sé ancora una volta tre dei pretoriani del suo scudetto sulla panchina azzurra: Giovanni Di Lorenzo, Alex Meret e Giacomo Raspadori, sempre presenti nel nuovo corso del tecnico di Certaldo. In più della spedizione della Nazionale fa parte anche Alessandro Buongiorno, che da questa stagione ha cominciato a calcare da padrone di casa l’erba del Maradona. Toccherà probabilmente a lui marcare Big Rom ed è un duello che terrà incollato davanti alla tv soprattutto Antonio Conte. Anche la capolista della Serie A ha bisogno del vero Lukaku, in formato supereroe.