Bruxelles – Il primo gol in Nazionale non si scorda mai. “Lo aspettavo da tanto e per me rappresenta dopo un momento personale molto difficile la liberazione definitiva”, è la gioia di Sandro Tonali, il match winner dalla partita di Bruxelles. “La cosa più importante sono però i tre punti che ci portiamo a casa e il pass al prossimo turno di Nations League. Ora ci aspetta la Francia e saranno 90′ con un grande coefficiente di difficoltà. Per me con l’aggiunta del ritorno a San Siro, lo stadio della svolta della mia carriera”.
La testa è già alla sfida di domenica a Milano anche per Giovanni Di Lorenzo. “Scenderemo in campo con lo stesso spirito e la voglia di avere l’iniziativa. Non siamo abituati a fare calcoli e il nostro obiettivo è imporre sempre il nostro gioco agli avversari, come siamo riusciti a fare soprattutto nel primo tempo con il Belgio. Siamo un gruppo in ripresa e con ampi margini di crescita, al di là dell’ottimo cammino fatto finora in questa competizione”, è la certezza di Giovanni Di Lorenzo, protagonista con l’assist e un’ottima prestazione in entrambe le fasi. “Nella ripresa siamo stati costretti a stringere un po’ i denti, ma le squadre forti in caso di necessità devono saper soffrire per difendere il risultato e avevamo comunque difronte un avversario di valore…”, è l’analisi del capitano del Napoli, protagonista di un bel duello con il suo compagno di club, Romelu Lukaku. “Ci siamo scambiati la maglia e incoraggiati a vicenda, alla fine della gara. Lui è un campione che non devo certo scoprire io, sono felice di averlo in campionato dalla mia parte”.
Buongiorno: “Ci tenevamo a manenere la porta inviolata”
Le stesse sensazioni le ha provate anche Alessandro Buongiorno, che ha vinto il duello diretto con Lukaku. “Ma ci tenevamo soprattutto a tenere la nostra porta inviolate, perché era da un po’ che non ci riuscivamo. Romelu lo affronto pure in allenamento con il Napoli ed è sempre un avversario tosto. Il Belgio lo abbiamo però fermato tutti insieme, giocando di squadra in entrambe le fasi”, è la convinzione del difensore azzurro, a sua volta tra i migliori nei 90′ di Bruxelles, come punto di riferimento centrale del reparto arretrato.
In mezzo al campo c’è stato infine il positivo debutto di Niccolò Rovella. “È stato semplice per me ambientarmi in questo gruppo: il mister mi dà fiducia e i compagni mi hanno accolto bene, visto che tra l’altro li conoscevo tutti. Ho fatto quello che mi ha chiesto Spalletti e non ho subito l’emozione, al fischio d’inizio si dimentica tutto. È stato bello per me esordire nell’Italia con una vittoria”.