Torino – È finita la seconda avventura alla Juventus di Paul Pogba. Il club e il calciatore hanno infatti raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto, in scadenza nel 2026 e che garantiva 8 milioni di euro più bonus a stagione. Uno spazio per il ritorno in maglia bianconera del Polpo dopo la squalifica per doping non si è mai aperto, se non nelle parole del calciatore. L’accordo per la rescissione è la parola fine a un rapporto ricco di alti e bassi, finito forse nel peggiore dei modi. Nonostante il parere positivo del Tas, che ha ridotto la squalifica da 4 anni a 18 mesi, Pogba non fa più parte del progetto tecnico della Juventus. Il contratto di chiuderà consensualmente il 30 novembre. Pogba potrà tornare in campo a marzo.
“Ci sono momenti in cui le cose non vanno come vorremmo, ma una cosa è certa: il legame che ho con voi, cari tifosi, resterà indimenticabile. Mi avete dato tanto, più di quanto possa esprimere a parole, e porterò sempre con me tutto l’affetto che mi avete donato. Sarete per sempre nel mio cuore. In bocca al lupo Juventus”. Così Pogba sul proprio account Instagram.
Il futuro di Pogba
A gennaio potrà tornare ad allenarsi, mentre a marzo potrà tornare a giocare una partita ufficiale dopo la squalifica di 18 mesi per doping. Non lo farà con la maglia bianconera: il suo entourage, guidato da Raffaela Pimenta, sta sondando diverse piste per permettere al calciatore di ricominciare a giocare dopo i tanti infortuni accumulati e la disavventura doping. La sua destinazione naturale sembrerebbe l’Inter Miami, visto che la città della Florida è la sua seconda casa: giocherebbe con Messi e potrebbe confrontarsi con un campionato in grande crescita come la MLS. Stati Uniti che potrebbero comunque essere la destinazione prioritaria visto che anche il Los Angeles FC avrebbe interesse a firmare il francese, che forse non è più il campione di un tempo, vista la lunga inattività, ma è ancora un personaggio che va oltre il calcio. Possibile anche un’esperienza in Arabia Saudita, dove avrebbe il tempo e il modo per ritornare in forma guadagnando cifre enormi a fronte di un campionato decisamente meno impegnativo di quello statunitense.
L’avventura di Pogba alla Juventus
Dopo essere arrivato a Torino poco più che diciottenne, Pogba è diventato in breve tempo uno dei calciatori più amati dal popolo bianconero. Anni di magie in campo e di amore fuori dal rettangolo di gioco, che l’hanno reso uno dei calciatori più acclamati del panorama mondiale: il Manchester United, la squadra nella quale è cresciuto, pagò alla Juventus 105 milioni di euro per riaverlo, rendendolo la più grande plusvalenza della storia del calcio italiano (72 milioni). Arrivato a costo zero e partito per una cifra enorme, è tornato alla Juventus ancora a costo zero nel 2022, nella seconda avventura decisamente meno fortunata. In due stagioni ha collezionato 12 presenze tra campionato, Coppa Italia ed Europa League, martoriato dagli infortuni muscolari ma anche dalla rottura del menisco laterale nell’estate del 2022. Anni tormentati, tra scelte discutibili, come quella di procrastinare l’operazione affidandosi a cure rivelatesi inutili, e drammi familiari, come il tentativo di estorsione perpetrato dal fratello Mathias. Fino alla positività al doping dopo l’esame del 20 agosto 2023 contro l’Udinese e la lunga squalifica. Se la prima avventura è stata l’esempio di come il player trading possa essere una grande risorsa per un club, la seconda è stata la conferma che i ritorni, specialmente dopo aver provato grandi emozioni, quasi mai funzionano.