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Deschamps: “La Francia sa cosa fare per battere l’Italia”

Il ct dei Bleus dopo le critiche per il pareggio con Israele: “Sono il primo a mettersi in discussione. Possiamo vincere e scavalcare gli azzurri in testa al girone di Nations League”

Milano – “Ho le energie per continuare a mantenere la Francia ad alto livello. Non segniamo? Con così tante occasioni da gol, contro Israele, è stato un peccato non riuscirci”. Ogni partita della Francia sta diventando un referendum sul ct dei Bleus, Didier Deschamps, accerchiato dalle critiche per l’inefficacia dell’attacco e per i ripetuti 0-0, malgrado disponga di alcuni tra i migliori attaccanti del mondo: “L’esperienza serve sempre e Ranieri, che ha appena preso la Roma, lo dimostra. Io non mi sento arrivato, mi metto in discussione. Ogni giorno imparo qualcosa”. Il confronto con l’Italia evoca suggestioni per lui, sia da calciatore sia da allenatore: “Sono state tutte bellissime esperienze e questa non è mai una partita qualsiasi. Mi cambiano cognome qui, mi chiamano Mister. E da calciatore ricordo che i nostri colleghi italiani prendevano in giro noi stranieri perché eravamo famosi, ma non vincevamo. Li abbiamo zittiti col Mondiale ’98”.

Deschamps su Kalulu e Pogba

La formazione sarà diversa, al di là della squalifica di Camavinga: “Cambierò qualcosa di sicuro, ho bisogno di vedere giocatori con minuti nelle gambe. Sappiamo che cosa fare per battere l’Italia e per vincere il girone”. Chiusura con due juventini, del presente e del passato: “Kalulu ha fatto molto bene l’anno dello scudetto del Milan. Poi ha avuto infortuni, ma lo seguiamo: certo, c’è tanta concorrenza. Pogba? Dopo l’accordo con la Juve si prepara a tornare in campo. Parlo spesso con lui: può firmare con un’altra squadra, è un passo importante”.

Lo sfogo di Konaté

Konaté, difensore centrale del Liverpool, è stato tra i più critici per lo 0-0 con Israele: “Ero deluso, forse ho esagerato, ci è mancato solo il gol”. L’idea è che lo possa trovare a San Siro l”interista Thuram: “Non siamo a casa di Thuram, è la casa dei club. Se nell’Inter lui è più efficace, non significa che non lo possa essere con la maglia della Francia. La squadra gioca peggio?Si gioca tanto, magari si arriva qui affaticati. Non si può vincere sempre”.

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