Quel famoso slogan – “Non vendo sogni ma solide realtà” – resta sempre il motto di Lotito, ma un sogno la Lazio ce l’ha e lo ha rivelato Marco Baroni: vuole vincere l’Europa League. A Radio Anch’io Sport, l’allenatore non ha nascosto le nuove ambizioni: «Conquistare questa coppa europea sarebbe un sogno, sì. La squadra ci crede. Per ora siamo davanti a squadre fortissime e ci vorremmo rimanere».
Il successo sul Porto, tra le favorite del torneo, e il primo posto solitario – a punteggio pieno nella classifica della competizione – alimentano l’entusiasmo. Vietato cadere nella trappola dell’euforia, però: «Io più che pensare all’obiettivo, devo guardare al percorso. Non dobbiamo convincerci di avere l’obbligo di vincere qualcosa».
A sognare pensano i tifosi, che sono estasiati dalla seconda giovinezza di Pedro, trascinatore della squadra proprio in Europa League con i suoi gol. «Per lui – dice Baroni – non ci sono più aggettivi. Me lo sto godendo anche nelle qualità umane. Vederlo allenarsi come un ragazzino manda un grande messaggio ai più giovani. Ci sta ripagando della fiducia con grandi prestazioni».
Parole al miele anche per Dia, che il tecnico conta di riavere da subito in gruppo – oggi pomeriggio – dopo l’allarme sulla presunta malaria, e per Zaccagni, responsabilizzato dalla fascia di capitano: «Ha sposato in pieno il progetto. Sapevo potesse rappresentare bene il lavoro e la professionalità di tutta la squadra».
Altri due protagonisti della Lazio brillante di questa prima parte di stagione sono Guendouzi e Rovella.
Domenica sera al Meazza, giocando Italia-Francia, neanche per un attimo hanno ragionato da compagni di squadra. Entrambi protagonisti in positivo con le rispettive nazionali e con il club biancoceleste, non si sono risparmiati un paio di contrasti duri in mezzo al campo. Ora però è tempo per tutti e due di tornare a concentrarsi sulla Lazio.
Una foto sui social postata dal mediano azzurro, che riceve un buffetto dal compagno di reparto, condita da due cuori e una stretta di mano, spiega più di mille parole il feeling tra i due. È così che insieme in ogni partita erigono un muro davanti alla difesa nello schieramento di Baroni.
Lo stesso tecnico della Lazio ha sottolineato la bella prova di entrambi e l’orgoglio personale di averli aiutati a guadagnarsi la convocazione, in particolare ovviamente Rovella. «Nicolò è entrato subito in partita, mi fa piacere aver contribuito alla causa con giocatori pronti, anche se Guendouzi stava dall’altra parte».
Poi ha aggiunto: «Sono convinto che presto per Rovella arriverà anche il gol. I miei piani gli consentono di attaccare e lui ora ci sta provando perché ha mobilità e capacità di copertura del campo».
Intanto è allarme per Tavares, bloccato da un risentimento al ginocchio: tra oggi e domani, al rientro in Italia, il portoghese sarà sottoposto a esami, ma è in dubbio contro il Bologna.