MILANO – Milan-Juventus non ha detto né dato niente, nulla che valga la pena ricordare al di là di un risultato che fotografa perfettamente la sfida: zero a zero. Thiago Motta ha certo qualche alibi in più, vista l’emergenza che ha dovuto gestire e la mancanza di un centravanti di ruolo (ma può una squadra di questo livello non avere un’alternativa al titolare se non l’eternamente cagionevole Milik?), ma resta il fatto che nessuno avrebbe meritato di vincere e nessuno è stato in grado di farlo: non è mancata la volontà ma la capacità, perché il livello tecnico generale è stato desolante, per una sfida di questo livello. La Juve, al quarto 0-0 stagionale, si conferma una squadra soprattutto difensiva, mentre il Milan ha scontentato assai i suoi tifosi, che alla fine hanno sonoramente fischiato i giocatori.
«La cronaca della gara»
Le due squadre hanno proposto soprattutto confusione, probabilmente la conseguenza di mosse orientate quasi esclusivamente alla protezione: Fonseca ha scelto Musah invece di Chukwueze per non lasciare Emerson Royal da solo con Yildiz e ha preferito arretrare Loftus-Cheek a centrocampo anziché tenerlo nei paraggi di Morata; Thiago Motta ha affidato, come previsto, il ruolo di centravanti a McKennie ma soprattutto ha mantenuto Locatelli basso e largo, di modo che desse una mano nei raddoppi su Hernandez e Leao. La preoccupazione ha prevalsa sul coraggio, in poche parole. A livello difensivo la strategia dei due allenatori ha funzionato, benché sia difficile stabilire se l’incapacità delle due squadre di fare tre passaggi di fila sia da attribuire alle ragnatele stese dagli avversari oppure a certi mortificaanti limiti tecnici emersi qua e là.
Emerson contro Yildiz duello chiave
La Juve in avvio è sembrata più spavalda, almeno fino a quando Yildiz ha messo in croce Emerson, che è poi riuscito a prendere le misure al turco e da quel momento la partita è diventata una matassa ingarbugliata dove tutti correvano dietro a tutti, specialmente a chi aveva tra i piedi il pallone. Di internazionale c’è stato soltanto il ritmo, forse anche quello all’origine del disordine: troppi giocatori in campo non avevano la tecnica adeguata per mostrarla a certe velocità. Le occasioni da gol sono state sparute e ben poco significative: nel primo tempo, nient’altro che un tiro da lontano di Yildiz e un colpo di testa velleitario di Emerson Royal.
Nella ripresa la musica non cambia
Dopo l’intervallo la partita non è cambiata, anche se la Juve ha guadagnato terreno e custodito il pallone quasi ininterrottamente. Ma di effetti pratici non se ne sono visti: al 51’ Thiaw ha stroncato una bella combinazione tra McKennie e Cambiaso, al 62’ Thuram ha appoggiato docilmente a Maignan un destro a giro che meritava miglior sorte e stop. Il Milan è cautamente risalito un metro dopo l’altro, l’ingresso di Pulisic gli ha conferito un po’ di vivacità al gioco rossonero ma anche in questo caso la produzione offensiva si è limitata al minimo, nella fattispecie un destro dal limite di Fofana alto non di molto (81’).
E a San Siro sono solo fischi
Thiago Motta ha chiuso con Fagioli centravanti e Fonseca con quattro giocatori offensivi, arrivando all’unico tiro in porta nel quarto e ultimo minuto con un colpo di testa di Hernandez parato a terra da Di Gregorio. Poi Chiffi ha fischiato la fine e San Siro ha fischiato le squadre, i tifosi milanisti di più.
Fonseca: “Avrei fischiato anche io”
Un giudizio con cui concorda il tecnico rossonero, Paulo Fonseca: “Avrei fischiato anche io. È stata una delle partite più noiose della mia carriera”. Diverso il giudizio dell’allenatore della Juventus, Thiago Motta: “Sono orgoglioso della mia squadra, è un punto che ci dà continuità. Nella fase difensiva abbiamo concesso poco o nulla, in attacco abbiamo creato relativamente poco, ma tutto sommato la prestazione è buona”.
Milan (4-3-3) Maignan – Emerson Royal (39’ st Calabria), Gabbia (39’ st Pavlovic), Thiaw, Hernandez – Loftus-Cheek (25’ st Pulisic), Fofana, Reijnders – Musah (39’ st Chukwueze), Morata, Leao. All. Fonseca.
Juventus (4-2-3-1) Di Gregorio – Savona (46’ st Danilo), Kalulu, Gatti, Cambiaso – Locatelli, Thuram – Conceiçao (35’ st Weah), Koopmeiners, Yildiz (46’ st Mbangula) – McKennie (35’ st Fagioli). All. Thiago Motta.
Arbitro: Chiffi.
Note: ammoniti Leao, Gatti, Emerson Royal, Fofana, Locatelli. Spettatori 75.502.