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Ajax vietata ai tifosi laziali, Lotito: “Noi in prima fila contro l’antisemitismo”

Il presidente della Lazio contro la decisione della sindaca di Amsterdam: “E’ un atto illegittimo”

Roma – “La trasferta vietata ai tifosi laziali? Un atto illegittimo”. Il patron biancoceleste Claudio Lotito punta il dito contro la decisione della sindaca di Amsterdam Femke Halsema. Di concerto con il capo della polizia e il procuratore generale, la prima cittadina ha infatti vietato ai laziali la trasferta di Europa League del 12 dicembre contro l’Ajax. Il motivo? Il rischio di manifestazioni di “estrema destra, antisemite e razziste”, sulla scia delle recenti aggressioni subite ad Amsterdam dai tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv. Una giustificazione poco gradita al presidente del club, che ha preso le difese dei suoi tifosi: “Ma di che stiamo parlando? Ho già parlato con l’ambasciatore. È un atto illegittimo quello che hanno fatto, anche perché non ci sono precedenti che ci riguardano. La Lazio oggi è un punto di riferimento proprio della lotta contro l’antisemitismo”.

Il ds Fabiani: “Il divieto è una roba da terzo mondo”

Fanno eco le parole del ds biancoceleste Angelo Fabiani: “È una roba del terzo mondo, non credo che una città non riesca a gestire un evento calcistico, mi sembra quasi un reato a consumazione anticipata, cioè che prima che si verifichi un fatto prendono un provvedimento. Non è più calcio così”.

Abodi: “Una mancanza molto grave”

Un vero e proprio caso diplomatico, che vede protagonisti anche i politici italiani. Il ministro per lo Sport Andrea Abodi ha infatti preso le difese del club capitolino: “È veramente molto sconveniente, ritengo che sia stata una mancanza molto grave. Non mi piace generalizzare, mi sembra che il sindaco di Amsterdam non sia testimone disinteressato di ciò che è successo pochi giorni fa. Esprimersi in quella maniera nei confronti dei cittadini italiani, e farlo preventivamente generalizzando, non è nelle regole dei buoni rapporti. Non faremo passare la cosa come fatto di cronaca”. In difesa della Lazio è sceso in campo pure il Campidoglio. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha chiamato la sua omologa di Amsterdam. Il primo cittadino – si legge in una nota – “ha voluto rassicurare Halsema che la stragrande maggioranza dei tifosi laziali non ha alcun legame con posizioni antisemite, razziste e violente e che le azioni di una piccola minoranza di tifosi non può consentire alcuna generalizzazione”. Gualtieri ha anche specificato alla sindaca – prosegue il testo – “che la società guidata dal presidente Lotito è una società sana ed è da sempre fortemente impegnata ad emarginare queste frange estremiste che danneggiano l’immagine della squadra e della città, un fenomeno purtroppo presente in tante tifoserie calcistiche. Il Sindaco, pur rispettando la decisione di Halsema, si è anche detto disponibile a qualunque forma di collaborazione, qualora potessero emergere disponibilità a rivedere la decisione presa anche per tutelare le migliaia di tifosi della Lazio che hanno già speso soldi per organizzare la trasferta”. Molti tifosi hanno già minacciato di non rispettare il divieto. Protagonisti di una vera e propria class action, 500 laziali hanno affidato all’avvocato Giacomo Marini il mandato per denunciare alla Corte europea dei diritti dell’uomo e alla procura di Roma la sindaca di Amsterdam.

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