Ecco cosa resta degli anni 80. Quanti anni sono passati da quando l’ex presidente romanista Viola parlava di centimetri? Il tempo non è relativo, semplicemente non passa, le storie si ripetono, magari non uguali, sicuramente ripropongono le stesse domande. Dove si trovano le risposte a tre gol annullati per fuorigioco di nulla — un piede di El Shaarawy, un inserimento frettoloso e una spalla di Dovbyk — a una traversa di Angelino, al tiro di Kone che sfiora il palo fino a Bissouma che tiene Hummels nel gol del 2-2? Sempre e solo una questione di centimetri.
«La cronaca della partita»
La Roma ribatte colpo su colpo
Non è sfortuna, non è fortuna, è una scossa di assestamento, meritata. Qualcosa è cambiato, e forse cambia tutto. Contro il miglior attacco della Premier League, una squadra con un fase difensiva rivedibile, fragile quando viene attaccata si è visto molto di nuovo: la squadra di Ranieri gioca con il Tottenham colpo su colpo, sembra un incontro di pugilato, la palla scorre veloce, e già che scorre in questo periodo sembra una piacevole novità.
Roma, secondo tempo di coraggio
C’è troppa sufficienza in fase di costruzione e molti errori in fase di impostazione, si vedono bene nell’occasione del palo di Kulusevski e nell’occasione divorata da Son. Ma c’è un secondo tempo di mentalità e coraggio, autorevolezza e voglia, determinazione e tante soluzioni offensive. Non è poco. Un piccolo passo per l’umanità romanista. Chiaro che serve un aiuto, ma se Dovbyk è sempre in ritardo, Dybala alterna lampi di genio e staticità, serve il campione.
La zampata di Hummels
Eccolo. Il più atteso, il più sorprendente. Hummels dà pochi segnali di quello che era stato, procura il rigore a inizio gara, il terzo pasticcio in tre gare — c’erano stati l’autogol con la Fiorentina, l’errore su Lukaku contro il Napoli — sembra uno che aveva tante qualità ma le ha ormai dimenticate. Ma non è vero. Il campione non dimentica mai. Il colpo del fuoriclasse arriva alla fine con il gol decisivo per il pareggio 2-2 della Roma e il primo segnale di risveglio. Sembrava una questione di centimetri, forse era solo una questione di tempo.
Tottenham-Roma 2-2 (2-1)Tottenham (4-3-3): Forster; Pedro Porro, Dragusin, Davies, Gray, Sarr (23′ st Bissouma), Bentancur (32′ st Bergvall), Johnson (23′ st Maddison), Kulusevski, Solanke, Son Heung-Min (32′ st Werner). (40 Austin, 41 Whiteman, 13 Udogie, 64 Olusesi, 74 King, 78 Williams-Barnett, 79 Hardy). All.: Postecoglu.Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka, Celik (20′ st Zalewski), Paredes, Koné, Angelino, Dybala (1′ pt Soulé), El Shaarawy (24′ st Saelemaekers), Dovbyk. (89 Marin, 98 Ryan, 4 Cristante, 7 Pellegrini, 12 Abdulhamid, 28 Le Fee, 35 Baldanzi, 61 Pisilli, 66 Sangaré). All.: Ranieri.Arbitro: Nyberg (Svezia)Reti: nel pt 5′ Son Heung Min (rigore), 20′ Ndicka, 33′ Johnson; nel st 46′ HummelsAngoli: 6-6Recupero 4′ e 5’Ammoniti: Kulusevski e Paredes per reciproche scorrettezze, Bentancur per gioco scorrettoSpettatori: 62.000