È trascorsa tranquillamente la seconda notte di Edoardo Bove, ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Careggi dopo l’arresto cardiaco di domenica sera. Il giocatore della Fiorentina, 22 anni, è sereno e in contatto con gli affetti più cari. Dalla famiglia agli amici, passando ovviamente per i dirigenti del club viola e i compagni di squadra ai quali ha chiesto ripetutamente di giocare la sfida in programma domani sera (ore 21, al Franchi) contro l’Empoli che mette in palio i quarti di finale di Coppa Italia.
Bove si sottoporrà nelle prossime ore a nuovi esami e accertamenti per definire quale sia stata la causa del suo malore. Nel frattempo arrivano, via social, le parole del suo procuratore Diego Tavano: «Grazie Firenze, ti abbiamo scelta pensando fossi proprio così, con valori assoluti di sensibilità vera, tangibile – ha scritto su Instagram – Grazie Roma, che lo ami e lo amerai per sempre, perché non dimentichi. Perché non si può dimenticare chi suda in quel modo la maglia. Grazie a tutti, perché mai avevo visto una cosa del genere, così tanto affetto dal mondo del calcio e non solo. Grazie ad Emilio Butragueño che in nome e per conto del Real Madrid mi ha contattato in continuazione per sapere di Edo. Andiamo avanti, più forti di prima».
Raffaele Palladino e la sua squadra, stamattina, si sono ritrovati al Viola Park per l’allenamento in vista della gara di domani. Le parole di Bove, espresse al gruppo tramite una videochiamata nella giornata di ieri, hanno tranquillizzato e rasserenato stappando anche un sorriso sui volti tesi dei giocatori. Non è facile dormire in queste notti e il pensiero corre al loro compagno, amico, per qualcuno come un “fratello”. Poi ci sarà il campo. Domani sera la Fiorentina torna al Franchi, a tre giorni dallo shock in diretta. Giocheranno anche per Edoardo, e Bove seguirà la gara dal suo letto d’ospedale in attesa che venga trasferito di reparto.