Firenze — Un lungo applauso, i sorrisi, gli occhi lucidi di giocatori e staff. È tarda mattinata quando Edoardo Bove si collega con la sala video del Viola Park, il centro sportivo della Fiorentina per un’altra videochiamata ai compagni, la seconda dopo quella di lunedì. Sono tutti radunati davanti allo schermo quando appare la faccia sorridente di Bove dalla terapia intensiva dell’ospedale.
Il saluto al tecnico, ai suoi compagni, allo staff sanitario che risponde con un grande applauso dopo le ore di paura e di ansia che hanno tenuto Firenze col fiato sospeso. Non manca la battuta al giocatore viola, che stasera (ore 21) guarderà la sua squadra impegnata negli ottavi di Coppa Italia contro l’Empoli. Lo scenario sarà il Franchi che soltanto tre giorni fa ha vissuto il dramma in diretta.
Sedicimila spettatori
Ci saranno sedicimila spettatori sugli spalti e considerato il turno infrasettimanale, la capienza ridotta per il restyling dello stadio e il gelo invernale, è il chiaro segnale di come la tifoseria voglia rispondere con tutto il suo affetto nel momento più importante. Non ci saranno maglie particolari, come quelle indossate dalla Roma nell’ultimo turno. Lo ha deciso la Fiorentina su invito di Edoardo accolto anche dall’Empoli, che ieri ha fatto visita in ospedale con il tecnico D’Aversa e il capitano Grassi.
Prima del fischio d’inizio della sfida verrà proiettata un’immagine del centrocampista viola sul maxi schermo. Ma poi tutto dovrà svolgersi regolarmente. «Dovete giocare subito», aveva ripetuto Bove ai suoi compagni nella prima videochiamata. E il senso della chiacchierata di ieri è lo stesso: giocate, io sto bene, vi guardo.
Il messaggio del procuratore
«Grazie Firenze, ti abbiamo scelta pensando fossi proprio così, con valori assoluti di sensibilità vera, tangibile. Grazie Roma, che lo ami e lo amerai per sempre, perché non dimentichi. Perché non si può dimenticare chi suda in quel modo la maglia. Grazie a tutti, perché mai avevo visto una cosa del genere, così tanto affetto dal mondo del calcio e non solo», ha scritto sui social Diego Tavano, procuratore del giocatore.
Bove migliora, la seconda notte l’ha passata in maniera tranquilla e anche ieri è stata una giornata di riposo e saluti. Oltre ai genitori e alla fidanzata tanti gli amici che si sono alternati per strappare un sorriso in attesa che gli esami e gli accertamenti chiariscano definitivamente il perché dell’arresto cardiaco.
Il messaggio di Mourinho
Tra i tanti messaggi che gli sono arrivati, anche quello del suo ex allenatore José Mourinho che ha contattato i genitori per esprimere la sua vicinanza in queste ore di apprensione. Già ieri Bove ha lasciato la terapia intensiva ed è stato trasportato nei letti monitorati del reparto di cardiologia. Un ambiente sempre monitorato, dove rimarrà sotto osservazione ma certamente meno blindato. Un altro ottimo segnale.
Al Viola Park la squadra è tornata ad allenarsi con molta più serenità. Stasera Palladino gestirà l’assenza di Bove come fosse uno stop da infortunio. Ha parlato con i suoi ragazzi, li ha ascoltati, ha fatto affidamento su leader come De Gea e Gosens. Toccherà a Sottil sostituire Edoardo, prendersi l’onere di occupare il suo posto, quella stessa zolla di campo su cui il ragazzo di Roma si è accasciato domenica pomeriggio. Non sarà facile per nessuno tornare in quello stadio e mettere da parte le sensazioni che inevitabilmente si faranno sentire. Ma la strada l’ha indicata Bove: giocate, io sto bene, vi guardo.