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Lazio-Napoli 3-1: Noslin (tripletta) porta i romani ai quarti, a Conte non bastano le riserve

L’olandese è il grande protagonista della vittoria della squadra di Baroni. Partenopei concentrati sul campionato, illusorio il pari di Simeone

Roma – I centravanti di riserva di Lazio e Napoli valgono, eccome. Noslin ne fa tre, Simeone si ferma a uno – davanti ai tifosi che considerano il papà un’icona – solo perché Mandas ha riflessi felini. D’altronde per chi ha altre ambizioni, la Coppa Italia a questo serve: far capire agli allenatori su chi possono contare quando i titolari si fermano. Va detto, però, che Baroni su Noslin non ha mai avuto dubbi: era il suo attaccante-jolly nel Verona, lo ha voluto alla Lazio. Che lo ha pagato 8,8 milioni, ma con bonus che possono arrivare concretamente a 15. Una cifra rilevante, per questo i due gol segnati in stagione – fino a ieri – non gli avevano evitato critiche. “Colpa mia, gli ho cambiato troppe posizioni”, lo aveva difeso Baroni.

«La cronaca della gara»

La notte di Noslin: tripletta d’autore

Stavolta lo ha schierato nel ruolo preferito, centravanti, e la risposta è stata da standing ovation: tre reti, appunto, due di testa (il secondo con stacco notevole) e l’altro confermando doti tecniche da fantasista.Però questa netta vittoria della Lazio – 3-1 nonostante il rigore sbagliato da Zaccagni, nei quarti affronterà la vincente di Inter-Udinese – ha detto soprattutto una cosa: quando un allenatore utilizza con continuità tutti i giocatori, facendoli sentire parte integrante del progetto, poi quelli lo ripagano con prestazioni di livello. È la strategia di Baroni: “Per me non esistono riserve”, sostiene, e lo dimostra con i fatti, affidandosi al turnover anche nelle gare “vere”. Conte ha una filosofia diversa, che si è dimostrata vincente negli anni perché lui sa motivare anche chi gioca poco, però stavolta ne ha cambiati undici su undici e le seconde linee hanno pagato lo scarso minutaggio in stagione.

Il Napoli delle riserve non soddisfa Conte

Il tecnico leccese non è aiutato, nelle rotazioni, dal fatto che il Napoli non partecipi alle coppe europee: normale che in campionato punti sui titolari (Lukaku ieri è entrato solo nel finale, fischiatissimo come ex romanista). Quasi inevitabili le prove negative di Zerbin, a disagio da terzino destro sulle sgommate di Zaccagni, Rafa Marin, Ngonge e Spinazzola. Deludente anche Folorunsho, applaudito dall’Olimpico perché di fede laziale e cresciuto in biancoceleste: Baroni lo vorrebbe come rinforzo di gennaio perché ha disperato bisogno di un centrocampista, affare non impossibile. Domenica in campionato la “rivincita”, al Maradona: Conte schiererà i migliori, sarà una partita diversa ma contro questa Lazio così feroce non sarà facile lo stesso.

Lazio-Napoli 3-1 (2-1)

Lazio (4-2-3-1): Mandas 6.5 – Lazzari 6, Gigot 7, Patric 5.5, Hysaj 6 – Rovella 6.5, Dele-Bashiru 6.5 (28′ st Castrovilli sv) – Tchaouna 6, Pedro 6.5 (15′ st Isaksen 6), Zaccagni 6 (15′ st Guendouzi 6) – Noslin 8 (46′ st Marusic sv). All. Baroni 7.5.

Napoli (4-3-3): Caprile 7 – Zerbin 4.5 (27′ st Di Lorenzo 6), Rafa Marin 4.5, Juan Jesus 5, Spinazzola 4.5 – Raspadori 4.5 (40′ st Lobotka), Gilmour 6, Folorunsho 5 (27′ st McTominay) – Ngonge 5 (27′ st Politano), Simeone 7 (33′ st Lukaku), Neres 6.5. All. Conte 5.

Arbitro: Pairetto 6.Reti: 32′ e 40′ pt e 5′ st Noslin, 36′ pt Simeone

Note: amm. Rafa Marin, Zaccagni e Neres.

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