Al primo Mondiale per Club a 32 squadre la Juventus è finita nel girone con Manchester City, Wydad Casablanca e Al-Ain. Del City, che ha appena rialzato la testa nel turno infrasettimanale di Premier dopo aver vissuto un mese nerissimo (6 sconfitte e 1 pareggio), si sa praticamente tutto. Un insieme di stelle fantastiche (Haaland, De Bruyne e Bernardo Silvain primis), destinato ad accaparrarsi uno dei due posti che qualificano agli ottavi. Guardiola schiera spesso i suoi uomini con un 4-1-4-1 alternato a un 4-2-3-1, lo stesso modulo adottato da Thiago Motta.
Nel Wydad una nostra vecchia conoscenza: Niang
Molto meno si conosce delle altre due avversarie: il Wydad Casablanca, attualmente 4° in classifica in Marocco, a -8 dalla capolista Berkane, è allenato dal sudafricano Rhulani Mokwena, arrivato quest’anno dopo aver vinto due titoli di fila nel proprio Paese con il Mamelodi Sundowns. Composto quasi interamente da giocatori autoctoni ha nel senegalese M’Baye Niang, ex attaccante di Milan, Torino e Empoli, il suo elemento più famoso. La squadra si dispone solitamente con il 4-2-3-1 o il 4-3-3. Il Wydad (che significa ‘amore’ in lingua araba) è la squadra di calcio più titolata del Paese, avendo vinto 22 campionati, 9 Coppe di Marocco e una Coppa dell’Indipendenza in ambito nazionale. In campo internazionale si è aggiudicato 3 Champions africane, una Coppa delle Coppe d’Africa, una Supercoppa d’Africa, una Coppa dei Campioni afro-asiatica, una Champions League araba e una Supercoppa araba.
L’Al-Ain di Jardim sfiorò il trofeo nel 2018
Come il Wydad, anche l’Al-Ain è la formazione più titolata del proprio Paese, gli Emirati Arabi Uniti. Ha vinto 14 campionati, 7 Coppe degli Emirati, 2 Coppe di Lega e 5 Supercoppe nazionali. In ambito internazionale ha vinto 2 Champions asiatiche (unico club emiratino ad essersi aggiudicato il trofeo, ndr) e una Coppa dei Campioni del Golfo. Alla Coppa del mondo per club 2018 è arrivato fino in finale, perdendo solo con il Real Madrid (4-1). Attualmente 6°, staccato di 10 punti dalla capolista Sharjah, è allenato da una vecchia conoscenza del calcio europeo, il portoghese Leonardo Jardim che ha vinto la Ligue 1 nel 2017 con il Monaco e il campionato greco con l’Olympiacos nel 2013. La squadra, disposta solitamente con il 4-2-3-1, ha nel nazionale marocchino Soufiane Rahimi e nel nazionale paraguaiano Kaku i giocatori di maggior spicco. L’uomo da tenere d’occhio però è il 32enne togolese Kodjo Fo-Doh Laba, uno che ha feeling incredibile con la porta (194 gol in 308 partite finora in carriera).