LEVERKUSEN — Se proprio doveva succedere, meglio in questo turno. Anche se vedere il bicchiere mezzo pieno per l’Inter è difficile, dopo una serata come quella di martedì. In casa del Bayer, la squadra di Inzaghi si è presentata con un piano di gioco apparentemente simile a quello che aveva funzionato a San Siro contro l’Arsenal: resistenza e reazioni a sorpresa. La prima c’è stata, delle seconde invece non si è vista l’ombra. E dopo ottantanove minuti, la barricata erta a difesa di Sommer è franata. In un’azione rocambolesca, con un paio di lisci e un erroraccio a testa per Darmian e Bastoni, se n’è andata dopo sei partite l’imbattibilità dei nerazzurri in questa Champions. La firma al novantesimo l’ha messa Mukiele, che fin lì si era impegnato in un gioco tutto suo, in cui la regola era tirare ovunque tranne che in porta.
«la cronaca della partita»
Il calendario dell’Inter in Champions
Meglio perdere punti questa questa sera che nelle prossime – eccolo il bicchiere mezzo pieno, per quanto ghiacciato nel gelo della Renania – perché il Leverkusen era fortissimo e si sapeva, mentre ora per restare fra le prime otto all’Inter potrebbero bastare una vittoria e un pareggio contro lo Sparta Praga, in trasferta, e il Monaco, a San Siro. Così i nerazzurri, scivolati al quarto posto in attesa delle gare di Barcellona e Dortmund, raggiungerebbero quella quota 17 che Inzaghi ha stimato essere “abbastanza sicura” per evitare i play-off a febbraio. Certo, vincere entrambe le partite che mancano non sarebbe male. Ma è dura, giocando così.
Traversa di Tah nel primo tempo
Chi si aspettava razzi, mortaretti e tric e trac è rimasto deluso. I fuochi d’artificio si sono visti fuori dallo stadio, all’arrivo del pullman dei tedeschi, ma non in campo. Nel primo tempo il Bayer Leverkusen è partito forte, ha tenuto palla, ha portato quasi subito Tah a colpire la traversa e Wirtz a fare un traversone, più che un vero e proprio tiro a giro, bloccato da Sommer. Per l’Inter, impegnata in una resistenza ordinata, gli unici tentativi li hanno fatti Taremi, murato, e Frattesi, di testa, ma davvero nulla di serio.
Inter, i cambi non hanno funzionato
La ripresa si è aperta con la comunicazione dell’arbitro Vincic ai due capitani, Tah e De Vrij: niente Var, per problemi tecnici. Ennesimo piccolo problema in uno stadio bello a vedersi, ma snobbato tanto dalla Fifa per il Mondiale 2006 quanto dalla Uefa per l’Europeo della scorsa estate. Se Xabi Alonso ha aspettato altri 37 minuti per il primo cambio, Inzaghi dopo appena 20 ne aveva già fatti quattro, inserendo una buona fetta dell’altra squadra, quella che si gioca il campionato: Dimarco, Barella, Lautaro, più Asllani al posto di Çalhanoglu, stanco. Ma poco è cambiato. Kovar ha fatto la prima mezza parata a otto minuti dalla fine. E all’ultimissimo Mukiele l’ha messa, portando a otto il numero di gare vinte in Europa in casa dal Bayer nelle ultime nove giocate.
Lunedì Lazio-Inter per la vetta della Serie A
Non meno spaventosa del Bayer appare la Lazio, che attende l’Inter lunedì all’Olimpico dopo avere battuto per due volte in quattro giorni il Napoli, fra Coppa Italia e campionato, spodestandolo dalla vetta. Finora Inzaghi aveva potuto usare i successi europei come volano per il campionato. Adesso, all’opposto, si trova nella condizione di dover far leva sulla sconfitta in Champions per risollevare l’orgoglio della squadra, in una trasferta che per lui non sarà mai normale, contro il proprio passato, oltre che contro una squadra forte.
Il tabellino di Bayer Leverkusen-Inter
Bayer Leverkusen 1 (45′ st Mukiele)
Inter 0
Bayer Leverkusen (4-4-2): Kovar – Tah, Mukiele, Tapsoba – Frimpong , Palacios, Xhaka, Grimaldo (48’ st Garcia), Hincapie – Tella (38’ st Terrier), Wirtz (48’ st Andrich). All. Xabi Alonso.
Inter (3-5-2): Sommer – Bisseck, De Vrij, Bastoni – Darmian, Frattesi (21’ st Barella), Çalhanoglu (21’ st Asllani), Zielinski, Augusto (11’ st Dimarco) – Thuram (21’ st Lautaro), Taremi (40’ st Arnautovic). All. Inzaghi.
Arbitro: Vincic (Svn) 5.5.
Note: ammoniti Çalhanoglu e Augusto. Spettatori: 30.210.