Castel Volturno — Il magic moment è finito e adesso il Napoli deve stringere i denti, come del resto aveva ipotizzato con la sua grande esperienza Antonio Conte. «Prima o poi nel corso di una stagione arrivano sempre dei periodi di difficoltà». Ma l’infortunio di Khvicha Kvaratskhelia – a ridosso delle due sconfitte in quattro giorni subite contro la Lazio in Coppa Italia e in campionato – resta lo stesso una doccia gelata di cui gli azzurri avrebbero volentieri fatto a meno, dovendo già misurarsi con l’amarezza per il primato appena perduto. L’attaccante dell’Est è ko per una lesione di basso grado al legamento collaterale del ginocchio e ha già cominciato ieri il suo iter riabilitativo, dopo gli esami eseguiti in mattinata alla clinica Pineta Grande. Sicuramente però non sarà disponibile per la trasferta di sabato (ore 18) a Udine. Le condizioni del fantasista georgiano dovranno essere infatti valutate giorno per giorno e la terapia conservativa per il suo completo recupero potrebbe richiedere qualche settimana. Non è escluso dunque che il 2024 del gioiello azzurro si sia concluso con tre partite di anticipo.
Piove sul bagnato, insomma, perché ai problemi in zona gol del Napoli – settimo attacco della Serie A – si aggiunge all’improvviso anche lo stop inatteso e doloroso di Kvaratskhelia: costretto a marcare visita alla ripresa degli allenamenti di ieri a Castel Volturno. E al danno si è aggiunta la beffa: il giocatore georgiano si è infatti infortunato nel primo tempo contro la Lazio, quando era stato steso alle spalle in maniera plateale da Marusic al limite dell’area, con un intervento incredibilmente nemmeno punito con il calcio di punizione dall’arbitro Colombo. Il distratto direttore di gara milanese aveva viceversa spinto di peso fuori dal campo il numero 77 azzurro, dando quasi l’idea di rimproverarlo per una inesistente simulazione. È da un bel po’ del resto che le entrate dure sul talento dell’Est rimangono impunite e prima o poi ci poteva scappare un colpo basso.
Kvaratskhelia era uscito malconcio dalla sfida di domenica con la Lazio, dopo aver stretto i denti per rimanere generosamente in campo fino al 90’. Ma il suo rendimento era stato al di sotto delle aspettative e per questo nella trasferta di sabato a Udine il giocatore dell’Est sarebbe lo stesso stato messo in concorrenza con David Neres. L’infortunio del numero 77 ha dunque messo fine in anticipo al ballottaggio e spiana la strada per la promozione tra i titolari dell’attaccante brasiliano, finora sacrificato spesso in panchina nonostante il suo eccellente rendimento. Tocca a lui adesso non farsi sfuggire la grande occasione per convincere Conte a dargli più spazio in modo stabile.
Ma la perdita di Kvaratskhelia resta comunque per il Napoli un colpo molto grave. Il gol perduto è costato infatti il primo posto in classifica agli azzurri e ora Conte dovrà fare a meno per un po’ anche di uno dei suoi attaccanti di maggiore talento. Il tecnico leccese ha avuto un confronto sereno con la squadra alla ripresa della preparazione e a Castel Volturno sono iniziate ieri le prove generali per la sfida di Udine. Toccherà a Neres scuotere dal suo torpore Lukaku e dare scacco matto all’emergenza.
Per Kvaratskhelia c’è invece la prospettiva di ritornare a disposizione all’inizio del 2024, dopo aver saltato l’imminente trasferta in Friuli e le successive sfide di fine anno contro Genoa e Venezia. Ma il georgiano potrà perlomeno consolarsi con i passi in avanti compiuti per il rinnovo del suo contratto fino al 2029. Le parti si sono infatti riavvicinate e la fumata bianca sembra vicina. Il Napoli si sta muovendo inoltre pure sul mercato e a gennaio potrebbero arrivare tre rinforzi: un centrale difensivo, un esterno e una mezzala. In uscita Juan Jesus, Folorunsho, Raspadori e Ngonge. Altri affari in cantiere a gennaio per giugno: l’arrivo di Dorgu dal Lecce e la cessione di Osimhen al Manchester United, con Rashford e Zirkzee come eventuali pedine di scambio. Il gol non dovrà essere mai più un problema, per Conte.