TORINO — Se il giudizio sulla qualità del gioco ha contorni sfumati, sono i numeri a certificare il momento complicato della Juventus in campionato. Dalla splendida vittoria con il Manchester City al decimo pareggio su sedici partite in serie A: già prima di Natale la stagione ha preso una piega preoccupante.
Antonio Silva del Benfica il primo nome
La qualificazione in Champions è fondamentale, sportivamente ed economicamente, quindi intervenire sul mercato è una necessità pianificata: solo due squadre, la Roma nel 1954/55 e l’Inter nel 2004/05, sono riuscite a entrare nei primi cinque posti dopo aver pareggiato 10 delle prime 16 partite. Per gennaio la priorità del direttore Giuntoli è sistemare la difesa, proseguendo la caccia a due centrali: il primo, investimento per il presente e il futuro, è Antonio Silva, classe 2003 del Benfica, messosi in luce giovanissimo proprio in Champions contro i bianconeri nel 2022. Assistito da Jorge Mendes, è il profilo ideale per Motta e la Juventus: giovane, dotato di ottima tecnica, ha deciso di lasciare Lisbona per sposare il progetto bianconero e le sue caratteristiche combaciano alla perfezione con le esigenze tattiche dell’allenatore italo-brasiliano. Il Benfica, l’ultimo avversario della Juventus nel percorso di qualificazione alla seconda fase di Champions League, dopo la resistenza iniziale è sceso a più miti consigli ed è orientato ad accettare la proposta avanzata da Giuntoli: prestito oneroso da 10 milioni di euro con obbligo di riscatto fissato a 20 milioni più bonus. Trenta milioni complessivi, uno sconto sostanzioso rispetto alla clausola rescissoria da 100 milioni, inavvicinabile per quasi tutti i club europei.
Hancko e Luiz Felipe le alternative
In alternativa ad Antonio Silva continua a circolare il nome di David Hancko, difensore del Feyenoord: gli olandesi hanno fissato il prezzo a 40 milioni, la Juve vorrebbe proporre la stessa soluzione, prestito con obbligo di riscatto a 30. Il nome nuovo che circola in questi giorni è l’ex Lazio Luiz Felipe, 27 anni e 1 presenza con la Nazionale italiana, allora allenata da Mancini, svincolato dopo la deludente parentesi in Arabia Saudita con l’Al-Ittihad di Benzema. Una buona occasione a basso costo, che garantirebbe ai bianconeri un calciatore con passaporto italiano, necessario dato che la Juventus ha esaurito i visti per extracomunitari, e decisamente affidabile. Un nome gradito anche ad altre piazze, come il Napoli di Antonio Conte, che cerca un difensore per allungare le rotazioni del tecnico salentino.
Zirkzee il preferito di Motta per l’attacco
Se la difesa è il reparto che richiede un intervento immediato, non si perde di vista l’attacco, che prima del rientro di Nico Gonzalez e in attesa del ritorno di Milik, ha vissuto un periodo di grande emergenza. Il nome in cima alla lista dei desideri è quello di Zirkzee, vecchia conoscenza di Thiago Motta, centravanti perfetto per l’idea di calcio del tecnico bianconero. Dopo la doppietta segnata con l’Everton, che sembrava la svolta nella sua tormentata avventura al Manchester United, è tornato marginale nelle rotazioni. Oltre a Zirkzee, piace Raspadori, utilizzato pochissimo nel Napoli: difficilmente, però, Conte regalerà un pezzo pregiato a una diretta concorrente.
Fagioli può lasciare la Juventus
Operazioni anche in uscita, perché un occhio al bilancio serve. Il primo dei sacrificabili è Nicolò Fagioli: la Juve lo valuta tanto, ma l’allenatore lo ha bocciato e la situazione non sembra sanabile.