L’ha cresciuto, l’ha rivoluto fortemente dando quasi 60 milioni al Lipsia e ora che se lo sta godendo (6 gol e 2 assist in 15 partite), rischia di perderlo. La storia tra il Barcellona e Dani Olmo, iniziata quando era bambino (ha giocato con la ‘Masia’ blaugrana dagli 8 ai 16 anni, ndr) e ripresa ora nel pieno della maturità (ne ha 26), potrebbe non avere il lieto fine.
Il problema del tetto stipendi
Tutto questo a causa del tetto salariale sugli stipendi imposto ai club spagnoli dalla Liga. Ogni squadra ha un limite in base alle entrate che genera, insieme a eventuali debiti e perdite. Chi lo supera è costretto a trovare nuove fonti di reddito prima di poter registrare nuovi giocatori senza restrizioni. Il Barcellona, che versa ancora in crisi economica, era riuscito anche con un pizzico di fortuna a tesserare il giocatore (unico grande acquisto della campagna estiva) ad agosto. Le porte si erano aperte dopo gli infortuni di Araujo e Christensen che avevano liberato un po’ di spazio salariale. Il regolamento della Liga in tema stipendi, infatti, prevede che se un giocatore si infortuna gravemente e deve restare fuori per almeno 4 mesi, una quota del suo salario (ben l’80%) viene ‘sbloccata’ e può essere utilizzata come indennità per registrare un altro giocatore a titolo temporaneo, fino al 31 dicembre 2024.
Dal 1° gennaio Dani Olmo potrebbe svincolarsi a zero
Questo significa che dal 1° gennaio Dani Olmo uscirà dalla lista dei giocatori arruolabili per la Liga. E nel suo contratto, secondo il ‘Mundo Deportivo’, c’è una clausola per cui questa eventualità porta direttamente alla rescissione unilaterale dell’accordo. Tradotto: il Barcellona perderebbe Dani Olmo a costo zero. Dato che il regolamento sul tetto salariale varia in base alle entrate strutturali del club, il Barcellona aveva sperato che il nuovo accordo firmato con Nike, dal valore di 1,7 miliardi di euro, potesse cambiare i parametri. Così però pare non sarà, stando a quanto scrive il ‘New York Times’, e di conseguenza Olmo potrebbe non essere registrato per la seconda metà della stagione.
A rischio anche la Champions
Naturalmente sarebbe un bel problema, anche perché le regole della Liga impongono anche che un calciatore non possa ricevere due licenze diverse nel corso della stessa stagione. E, come se non bastasse, la Uefa non ammette che giochi nelle coppe europee (in questo caso in Champions) un calciatore non registrato nelle liste per il campionato nazionale.
Si cercano i soldi per la cessione dei Barça Studios
Messo spalle al muro, il Barcellona sta cercando di fare i salti mortali per trovare una soluzione. A caccia di nuove entrate, il presidente Joan Laporta sta cercando nuovi investitori per colmare la lacuna creatasi dopo la cessione del 49% dei Barça Studios, il ramo audiovisivo del club. La vendita, effettuata nell’estate del 2021 per aiutare a registrare Lewandowski, Raphinha, Kounde e Christensen, ha causato un buco nei conti visto che la società non ha mai ricevuto buona parte dei 200 milioni di valutazione che aveva inserito a bilancio. Ma che li trovi in pochi giorni pare davvero improbabile.
Le altre soluzioni
Un’altra soluzione allo studio, secondo ‘The Athletic’, sarebbe la vendita ventennale di alcuni palchi Vip del Camp Nou o addirittura l’impiego di capitali personali (attraverso la firma di una garanzia bancaria) da parte dei membri del consiglio direttivo. Con questa mossa, d’altronde, il club lo scorso anno registrò Joao Cancelo e Joao Felix, fornendo una garanzia da 20 milioni di euro e nel 2022 fece lo stesso per Koundé. Si ipotizza che si possano raccogliere tra i 100 e i 200 milioni ma la Liga dovrebbe poi verificare e approvare quel tipo di accordo. Anche in questo caso si rischia di non avere sufficiente tempo a disposizione.
Ridurre l’ingaggio o cedere Ter Stegen
Resta un’ultima ipotesi, forse la più percorribile, secondo ‘As’: ridurre l’ingaggio a Ter Stegen, fuori fino a fine stagione per infortunio, oppure, se non fosse d’accordo, liberarlo e con i soldi risparmiati iscrivere Olmo. Nel frattempo il Barcellona ha anche fatto appello alla giustizia ordinaria, sostenendo che il calciatore ha il diritto di lavorare. La stessa ragione si rivelò efficace per registrare Gavi nel 2023. Staremo a vedere. Il prossimo appuntamento è per lunedì 23 dicembre quando il club e la Liga si incontreranno presso il Tribunale Commerciale numero 10 della città catalana per trovare un accordo. Se non ci sarà, il giudice si pronuncerà sulla vicenda venerdì 27, 4 giorni prima della scadenza del tesseramento. Se la decisione fosse negativa per i blaugrana, il club dovrà dire addio a Dani Olmo.