VERONA – Se mezzo Milan è rotto – ma per Leao non dovrebbe trattarsi di nulla di grave, Fonseca spera di riaverlo già contro la Roma – e certi altri hanno spesso la luna storta, tipo Théo Hernandez, nel mare di guai in cui l’allenatore rossonero naviga burrascosamente da settimane stanno affiorando isolette di speranza. Fonseca è andato a cercarsele come un esploratore, anche se tre dei quattro giovani su cui sta puntando adesso li aveva già fatti esordire Pioli. Ma se il 17enne Liberali e il 16enne Camarda stanno ancora nel nido, il 21enne Terracciano e il 19enne Jimenez sono diventati a tutti gli effetti due titolari, o perlomeno due elementi che possono tranquillamente occupare un posto anche nelle settimana in cui non c’è emergenza.
Fonseca su Jimenez: “In questo momento è titolare”
Jimenez è lo stupore, la sensazione di queste ultime due partite giocate benissimo pure in posizioni inconsuete, perché lui in realtà è un terzino destro. A Verona ha invece brillato sull’altra fascia, prima come sostituto di Hernandez, che aveva già rimpiazzato (alla grande) contro il Genoa, e poi addirittura come surrogato di Leao, scorrazzando dalla metà campo in su. “Se è un ragazzino o no non mi interessa”, dice Fonseca. “Lui in questo momento è titolare, io ho bisogno di questa energia, di questa voglia di correre che lui mette”. Lo stridore con Théo è evidente.
Ora Jimenez punta al posto di Emerson Royal
Resta piuttosto da chiedersi come mai Jimenez sia tornato utile soltanto adesso, dopo quattro mesi passati in serie C. “Quest’estate ha fatto la preparazione con noi”, si giustifica Fonseca, “ma poi sono arrivati nuovi giocatori”. In pratica con l’acquisto di Emerson Royal e il rientro di chi aveva partecipato all’Europeo, come appunto Théo, gli spazi per Jimenez si sono cancellati e sono riapparsi soltanto ora che il terzino francese sta scontando una sorta di pena rieducativa. Con la riabilitazione di Théo, le prospettive potrebbe trovarle a destra, nel suo ruolo naturale, dove il rendimento di Emerson Royal è spesso al di sotto della sufficienza.
Su Jimenez c’è ancora il controllo del Real Madrid
Ma c’è anche un’altra ragione: al contrario di Liberali, Camarda e Terracciano, il futuro di Jimenez non è del tutto in mano il Milan. È vero che in estate i rossoneri lo hanno riscattato dal prestito versando 5 milioni al Real, ma è anche vero che a Madrid si sono tenuti il diritto di recompra, quello che un tempo si chiamava controriscatto: in pratica, se lo possono riprendere tra sei mesi con 9 milioni o nel 2026 con 12. Al Milan converrebbe dunque tenere “nascosto” il ragazzo, sperando che il Real non gli rimetta gli occhi addosso oppure che glieli metta più avanti, quando il prezzo per riportarlo a casa sarà più alto. Esiste naturalmente la possibilità che i rossoneri negozino con Madrid un nuovo accordo per prendersi il controllo totale del giocatore, ma bisognerebbe comunque scucire qualche milione.
La sorpresa Terracciano: “Mi sento centrocampista”
Su Terracciano il Milan non corre invece alcun rischio: lo ha comprato un anno fa a titolo definitivo dal Verona per 4,5 milioni ma soltanto adesso sta svelando le qualità che ne avevano suggerito l’acquisto. Con Pioli ha avuto poco spazio, Fonseca gliene ha dato un poco di più ma la vera sorpresa l’ha fatta venerdì schierandolo a centrocampo, da mediano incursore, ruolo in cui ha fatto benissimo per intensità, coraggio e continuità. Ha sfiorato il gol e s’è mosso molto bene senza palla, andando sempre a farsi notare nello spazio vuoto. “Molta gente non lo sa”, dice lui “ma questo ruolo lo sento mio, si addice alle mie caratteristiche. Sento la fiducia di Fonseca come lui sente la mia in lui, non abbiamo bisogno di parlarci”.
Il Milan cerca un mediano, ma forse ce l’ha in casa
Terracciano nel gennaio scorso era arrivato come vice Hernandez, adesso può invece andare a occupare la casella vuota in mediana che il Milan vorrebbe coprire con un centrocampista muscolare, di stampo più difensivo che offensivo. Uno dei candidati è Belahyane, che però venerdì ha perso il confronto diretto con Terracciano, mentre il genoano Frendrup è più maturo e più completo, ma ovviamente anche più caro. Terracciano ha anche il pregio di essere economico.