II saluto romano di alcuni spettatori dello stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia non passerà inosservato. La Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore capo Nunzio Fragliasso, ha deciso di vederci chiaro e ha disposto l’apertura di un fascicolo. Il commissariato di Castellammare di Stabia, come è prassi in questi casi, consegnerà un’informativa dopo i fatti di domenica, mostrati dal video pubblicato su Repubblica e non solo (ce ne è pure un altro girato nella curva del Menti che conferma il gesto), accaduti al 21’ del primo tempo di Juve Stabia-Cesena.
Al gol (il primo tra i professionisti) di Romano Floriani Mussolini, figlio di Alessandra e pronipote del duce, lo speaker del Menti ha urlato il suo nome e una parte del pubblico ha risposto Mussolini alzando il braccio: alcuni hanno semplicemente esultato, altri no.
La polizia sta valutando tutti i filmati per effettuare gli accertamenti del caso. Ha preferito il silenzio Romano Floriani Mussolini il 21enne esterno destro, di proprietà della Lazio, che ieri mattina si è allenato assieme a tutti i compagni in vista della trasferta di giovedì (a Santo Stefano) contro la Reggiana. Ha espresso le sue idee in merito al suo cognome in un’intervista concessa a novembre a “La Gazzetta dello Sport” («Queste cose non mi interessano. Ci sarà sempre qualche pregiudizio, ma il mio lavoro non c’entra e a me non pesa. Quello che conta è ciò che faccio in campo») e domenica in conferenza stampa ha dedicato la rete alla famiglia – i genitori erano in tribuna – senza alimentare polemiche. La Juve Stabia inizialmente aveva pensato ad un profilo basso, poi è intervenuta nella serata di ieri con una nota: “Da sempre ad un nostro gol, viene annunciato dallo speaker il nome del calciatore e dal pubblico il cognome con enfasi, alzando le braccia al cielo in segno di esultanza”. Il presidente Andrea Langella ha respinto al mittente qualsiasi accusa: “I nostri ideali sono sempre gli stessi, si basano sulla correttezza e il rispetto del prossimo, un sano agonismo legato allo sport e non cambiano in base al cognome dei nostri tesserati che sono ragazzi esemplari. Abbiamo dei tifosi che ci inorgogliscono perché sono tra i più corretti dello stivale calcistico essendoci sempre vicini. Non accettiamo strumentalizzazioni per un ragazzo d’oro come Romano Floriani Mussolini e la stessa cosa vale per i nostri tifosi che hanno esultato come sempre fatto in passato con qualsiasi altro atleta”. Per Ciro Raia, presidente provinciale dell’Anpi (l’associazione nazionale partigiani) di Napoli: «Castellammare di Stabia ha una storica tradizione antifascista, come ben rappresentato dall’attuale sindaco Luigi Vicinanza. Il comportamento di pochi non deve ovviamente rovinare una comunità intera». A Raia il video ha dato molto fastidio e non lo nasconde: «L’ho visto domenica sera e non mi è piaciuto per niente. Secondo me ne paga le conseguenze pure il ragazzo. Va apprezzato per le sue doti calcistiche e non per il cognome. Fare il saluto romano nel 2024 è sintomo di grande ignoranza. Se queste persone conoscessero i disastri di quel periodo, non lo farebbero più. Ripeto, bisogna parlare soltanto del Romano Floriani Mussolini calciatore evitando certi accostamenti». È preoccupato anche Gianluca Daniele, dirigente Cgil, da sempre vicino ai valori dell’Anpi, con la quale condivide diverse battaglie: «Il clima che si respira nel nostro Paese è brutto. Non mi piace questo contesto che sembra sdoganare certi gesti. È inaccettabile sentirsi autorizzati ad alzare il braccio in quel modo».