Qualità del gioco e risultati, senza spese pazze e debiti da ripianare, ma con bilanci da far invidia al resto della serie A. La classe operaia è andata davvero al potere e lo scontro diretto tra Lazio e Atalanta, quarta contro prima, ne è la prova incontrovertibile. Nella stagione in cui le big, Juventus e Napoli su tutte, sono tornate a investire sul mercato, sono proprio le protagoniste del match di stasera all’Olimpico a spiegare agli altri che per giocare bene e ottenere grandi risultati, le idee a volte contano più del denaro.
Due squadre che volano con i conti a posto
Ma è anche il secondo atto del testa a testa a distanza per la vetta tra la Dea e l’Inter, che deve ancora recuperare una partita con la Fiorentina e che affronterà in trasferta il Cagliari: un esame di maturità per l’Atalanta, per dimostrare di poter convivere con la pressione di chi lotta per lo scudetto. All’Olimpico, in casa della Lazio, andrà in scena il confronto tra due realtà simili per filosofia, incentrata sulla razionalizzazione dei costi senza trascurare la qualità del gioco: non a caso sono le due squadre che esprimono il miglior calcio in Italia. Merito dei due allenatori, e di rimando di chi li ha scelti mettendoli nelle migliori condizioni per lavorare: Baroni e Gasperini con il loro pragmatismo e la solidità delle loro idee sono il “filone” europeo della scuola italiana. L’Atalanta è una certezza anche in Champions League e solo un Real Madrid costretto a uscire dal baratro è riuscito a rallentare la corsa entusiasmante di Lookman e compagni, mentre la Lazio è in testa alla classifica di Europa League dopo sei giornate. “Per certi versi ci assomigliamo”, ha sintetizzato il presidente della Dea, Antonio Percassi, che dopo aver puntato tutte le fiches su Gasperini, proteggendolo anche nel traumatico avvio, ha aperto nel 2022 all’ingresso del fondo Bain Capital di Stephen Pagliuca per il definitivo salto di qualità culminato con l’Europa League dello scorso anno. Un passaggio chiave nella storia dell’Atalanta, che dall’ingresso del fondo americano ha potuto puntare a calibri superiori, da Lookman a De Ketelaere, fino a Retegui e Scamacca, pur con un occhio ai conti: il saldo dell’ultimo mercato è stato un rosso di 23 milioni di euro dopo diverse stagioni con il segno “più”. Un salto che manca ancora alla società di Lotito, che dopo aver affidato la squadra a Baroni ha proseguito nella sua filosofia che valorizza i talenti inespressi senza follie (-4 milioni il rosso dell’ultimo mercato): il record di spesa per l’attuale presidenza sono ancora i 22 milioni per Zarate del 2009.
L’Inter per continuare la serie positiva in serie A
Alle 18 a Cagliari, invece, l’Inter proverà a confermare i progressi delle ultime settimane e a certificare il cambio di passo, inquietante per le avversarie nella corsa al titolo. La squadra di Inzaghi, che guida la classifica dei punti conquistati nel 2024 (86), davanti proprio ad Atalanta (80) e Lazio (68), è reduce da 7 vittorie nelle ultime 8 partite, tra le quali lo stordente 6-0 rifilato proprio ai biancocelesti all’Olimpico. L’Inter proverà a conquistare tre punti in Sardegna, per poi assistere con animo sereno al match di Roma: un ko della Dea varrebbe l’aggancio in vetta, mentre la dodicesima vittoria consecutiva della squadra di Gasperini sarebbe il peggior segnale per la concorrenza, in attesa del match del Napoli con il Venezia di domenica.